In ogni posto di lavoro ce n'è una. La Grandissima Stronza.
Quella che ha sempre una parola acida per tutti.
Quella che anche fisicamente esprime tutta la sua secchezza emotiva: capelli di scopa di saggina, occhi di ratto, minigonna giropassera (cmq lei si crede figa).
Quella che ti sorride plasticamente davanti e poi ti fa il verso con chiunque alle spalle.
Quella che pur di salvare il suo culetto avvizzito in ogni situazione racconta versioni molto personalizzate della realtà.
Quella che, per poca autostima e molto poca (e comprensibilissima) disponibilità maschile, si struscia addosso qualsiasi protuberanza.
Quando il personaggio ricopre ruoli normali o secondari la situazione può essere gestibile.
Quando LEI invece, per ragioni -completamente e al di là di qualsiasi ragionevole dubbio- diverse dal merito intellettuale e professionale, è il n. 2 dell'azienda, e TU sei donna, magari minimamente intelligente (quindi più di lei) e/o minimamente carina (quindi molto più di lei), è certo che la tua vita lavorativa sarà Un Inferno. E anche il tuo preavviso di dimissioni non sarà una passeggiata...può lasciarsi sfuggire l'Ultima Occasione per Abusare del Suo Potere su di te?
Se c'è davvero una giustizia divina o quantomeno sociale e collettiva, per quello che ho passato in questi 4 anni, nel nuovo lavoro la Grandissima Stronza può essere al massimo la signora delle pulizie.
6.7.09
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