Attacco di solitudine devastante, pianto a dirotto in macchina sotto la pioggia, malinconia canaglia apppalla e disperato bisogno di un abbraccio consolatorio, di rassicurazioni che le cose miglioreranno, che io cambierò, che un giorno saprò essere serena.
E maledetto agosto non c'è nè un amico, un'amica, neanche mia madre che in questi casi riesce persino ad esercitare bene il suo ruolo. E la PsicoDonna fino a settembre latita.
Almeno fossi dotata di senso dell'umorismo, della capacità di non prendermi sempre sul serio, di leggerezza di vivere.
16.8.06
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