20.4.08

Ossimori

Domenica pomeriggio di mente che vaga.
Tutto è iniziato perchè ho cercato su Linked-In gente conosciuta negli anni. Devastante.
Gente che era partita insieme a te scopri essere arrivata moooolto più avanti.

Inizio di ansia.
Il pensiero che mi solleva ora è: sì ma io adesso ho capito che voglio davvero cambiare lavoro.

L'ansia sale.
Siti di annunci di lavoro. Per questo non ho l'esperienza, per questo non ho la laurea adatta, per questo dovrei dire perchè per più di tre anni la mia vita ha preso tutt'altra piega. Forse potrei dire, spiegare, giustificare, trovare agganci...

L'ansia ormai serra la gola e tutto ciò che di lì passa.
Mi rendo conto che vivendo nel mio piccolo borgo antico evito di pensare che ci sia un mondo fuori, opportunità, progetti sensati, modo di impiegare le qualità che credo di avere. Di colpo un dubbio.

La gola invia impulsi brucianti agli occhi che si liberano evacuando.
Mi ripeto di non dare troppa importanza a soldi, carriera e successo però ogni santo giorno che devo far tornare i conti mensili mi maledico per non aver investito ciecamente in quelle strade.
Forse, vattelo mai a immaginare, il mio atteggiamento sinistrorso è solo un alibi da Volpe e Uva.

Occhi liquidi di amarezza.

17.4.08

Soham

Stasera ho meditato a yoga. Come dice la mia insegnate, ho rivolto lo sguardo in dentro anzichè in fuori. E, sorpresa, ho trovato lui a fianco a me.
Niente dubbi, niente paure di costruire, niente solita Anna soprannominata tagliola, la casinista confusa, quella delle grandi storie bruciate.
Solo io e lui e il silenzio.

16.4.08

Flash-present

Però me lo chiedo, come stia TuttoEgo.
Come sorrida a sua figlia quando la tiene in braccio, come guardi la donna che gliel'ha donata, se si chieda mai come sarebbe stata una figlia avuta con me (più bella? più stronza? più ribelle?), se abbia trovato qualcosa che forse non sapeva di volere.

12.4.08

Siva

In questi giorni sono stata in preda a deliri di onnipotenza (sarà colpa delle trasmissioni elettorali che ne sono intrise?).
Ho creato, distrutto e ricreato.

Come dice la mia insegnante di yoga, mi credo Siva, una delle tre divinità della Trimurti induista.
Siva è chiamato il Distruttore: lui porta via, riassorbe i mondi, chiude tutti i cicli vitali. Ma Siva è anche colui che danza e rappresenta l'eterno movimento della natura. Attraverso la danza Siva armonizza la rinascita, il moto e la morte dei corpi celesti.

Ho creato qualcosa in questi 5 mesi, non da sola però ci ho messo del mio come non succedeva da anni. Poi il crollo e la distruzione. Non so se dovevo togliere i veli di Maya, illusione in sanscrito, dai miei e dai suoi occhi, troppo presi da tutta l'intensità che c'è tra noi.
Oppure volevo dimostrare a me stessa che in fondo sono sempre la stessa.
Oppure volevo mostrare il mio potere.

E ora hai voglia a danzare per ricreare.

10.4.08

Tutti dicono...

...Ti Amo.

Due anni e mezzo senza che queste parole uscissero dalla mia bocca.
Nell'ultimo mese è stata una continua guerra psicologica con me stessa, con lui e con i suoi Ti Amo. Avevo attaccato a quelle due parole una serie infinita di significati e pensavo che le avrei pronunciate solo nel momento in cui tutte le condizioni legate a quei significati si fossero avverate.
Tipo:
- T.A. significa che sei l'Uomo Della Mia Vita
- T.A. significa che tu sei l'Uomo Della Mia Vita e io sono pronta per capirlo davvero e per diventare la Donna Della Tua Vita
- T.A. significa che so controllare i miei difetti nello stare insieme a te, che sono pronta per un rapporto di coppia intenso, adulto, alla pari
- T.A. significa che non rimetterò mai in discussione quello che provo per te e tu per me e non asseconderò più i miei istinti distruttivi

Con queste premesse era quantomeno azzardato pensare di tirare fuori quelle parole dal punto della mia gola nel quale si erano conficcate.
Stasera invece mi sono resa conto di una cosa semplice, semplicissima.

Ti Amo non è un punto di arrivo. E' una partenza, l'inizio di un percorso lunghissimo attraverso il quale due persone legano dei significati a quelle abusatissime parole e le colorano insieme come meglio credono.
Forse solo così non suoneranno mediocremente già sentite ogni volta che verranno pronunciate.

3.4.08

Questions

Ognuno di noi nasce pulito. Crescendo poi gli si forma dentro una domanda che probabilmente influenzerà il resto della sua vita.
E non è “una” ma è “La Domanda”. Quella alla quale sono legati tutti i malesseri, le insoddisfazioni e le frustrazioni, quella che guida la ricerca spirituale di ciascuno di noi (per chi la fa), quella alla quale è legato il vuoto di risposte che chiunque faccia un minimo di autocoscienza sente.

Da un po’ di mesi rifletto in merito e mi chiedo quante persone sentono la stessa cosa e quante sono così avanti dall’aver già capito la propria di Domanda. Complice in questa cosa un’amica meravigliosa conosciuta da tanto ma davvero scoperta da poco, che mi ha confidato la sua di Grande Domanda.
A yoga ieri sera ho avuto l’epifania: sono ancora talmente incasinata nel mio piano metacognitivo che la mia Grande Domanda è:

Qual è la mia Grande Domanda?
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