30.12.08

Pensieri post-natale

1. I bambini
Ricevono e scartano decine di regali. La nipotina di 4 anni ne apre uno, neanche lo guarda e urla: un altro! Mi chiedo che senso diano a tutto quello che ricevono.
Mi spiace fare sempre la nostalgica che guarda indietro e pensa che si stava meglio quando si aveva meno, però veramente credo prima ci fosse più equilibrio e più soddisfazione.
A Natale mia madre e i suoi 5 fratelli riceveva dei mandarini come regalo. Alla Befana dolci fatti in casa.

2. Traumi
Alla Vigilia di Natale i miei nervi saltano, tutti gli anni. Si avviluppano in un vortice di non-mi-sento-natalizia-allora-sensi-di-colpa-allora-litigo-faccio-pace-e-solo-allora-sembra-davvero-Natale. Complesso sado-masochista, afferma la Naturopata (certo, forse lei non ha i titoli accademici per lanciarsi in questo genere di sentenze ma ne ha cmq tutte le ragioni).

3. Convivere durante le feste
La mia casa cade letteralmente a pezzi. Praticamente al suo interno non ci sono mobili, tutto quello che ci continuiamo a portare tutti i giorni sta ammucchiato negli angoli. Eppure io sono serena, oserei dire felice!
La volta precedente avevo una casa perfetta e una convivenza disastrosa. Direi che la situazione attuale ne rappresenta il meraviglioso opposto, come in una precisa legge del contrappasso.

4. Temporary-friend
La mia vita e il mio profilo su FB sono pieni di amicizie interrotte. Ho conosciuto tante persone, ho vissuto in posti diversi, entrata anche in contatto molto ravvicinato con tante persone. Eppure le ho perse quasi tutte.
Sono pigra, e non tengo molto vivi i contatti. Sono cambiata molto, però credo come quasi tutti. Oppure, opzione più probabile, ho sempre quella sensazione che chiuso un ciclo, un episodio di vita, un momento rimanga poco o niente da dirsi.
Sbaglio, mamma quanto.

23.12.08

Auguri contropelo

Natale, di già.
Quest'anno è diverso, almeno per me, anche se poi è ogni anno diverso, anche se sempre uguale, per tutti.

La crisi, mannaggia. Vera, niente da dire. Però forse dovremmo pensare che il nostro concetto di "sacrificio" è un po' diverso da quello dei nostri nonni. Per loro significava che senza il piatto in tavola restava vuoto, per noi che non possiamo comprarci l'i-phone o cambiare la macchina ogni 3 anni? Chiedo, eh.

Sprechiamo risorse di ogni tipo, cibo, acqua, aria, terra, energia, spirito, ogni secondo, per mantenere uno stile di esistenza che è oltre ogni decenza e ogni reale necessità. Il risultato è comunque che la gente non sta bene, cerca risposte, necessita di equilibri. La gente si iscrive massicciamente a corsi di yoga, paga fior di soldi in psicoterapie, e le due cose da un certo punto di vista sono uguali perchè assolvono alla stessa funzione: dare risposte che nessuno ha idea di dove cercare.

Scadrò nel banale ma questo Natale DEVE avere un colore diverso, connotati più sobri, un approccio più rispettoso nei confronti di tutto il dolore e la sofferenza umana e della natura nei quali siamo immersi. Che la crisi ci insegni almeno ad iniziare a pensare di comprare meno, sprecare meno, esagerare meno, mangiare meno, offendere meno, desiderare superficialmente meno.
La soluzione per stare meglio non è aggiungere pensieri/strategie/oggetti/ecc. La natura e la nostra anima contengono il seme e la potenzialità di tutto quello che ci serve.
La via è togliere, sempre che si sia consapevoli di cosa bisogna togliere. E forse, se l'avremo capito, alla fine della Crisi ci sentiremo più poveri ma anche molto più leggeri.

Buon sobrio, sereno, consapevole e rispettoso Natale.

22.12.08

Dilemma della sera

A casa dei miei, lui lontano da qui, io con una valigia in macchina e una a casa mia, il mio pc da una parte, i miei libri dall'altra. Ho pezzi di me sparsi qua e là e la sensazione di essere come...distribuita...persa...disunita.
E la domanda è: dove dormo? qual è il mio letto? dove mi sento a casa?
E la risposta è: da nessuna parte, al momento.
Soprattutto se non c'è lui a calamitare e riunire tutti i pezzi di me al suo fianco.

18.12.08

Io Amo Rob Brezsny, indipendentemente dal mio segno

Dopo aver meditato a lungo su come dare una sferzata d'energia alla tua vita amorosa, ho deciso di sottoporti questo brano del libro di John Welwood Perfect love, imperfect relationships. "In cuor loro tutti conoscono l'amore perfetto, perché il cuore umano è un canale attraverso cui l'amore assoluto si riversa nel mondo. Ma i rapporti umani sono un'espressione imperfetta di quell'amore. Questo crea un doloroso divario tra l'amore perfetto del nostro cuore e il modo imperfetto e incompleto in cui lo esprimiamo nei nostri rapporti. Se siamo convinti che l'amore umano debba essere quello che non è (cioè assolutamente incondizionato), rimaniamo delusi e finiamo per diffidare dell'amore. Proviamo rancore verso gli altri perché non ci amano nel modo giusto o verso noi stessi perché pensiamo di non meritare l'amore. Tutto questo crea una ferita universale: la sensazione di non essere amati per quello che siamo".

www.internazionale.it/oroscopo

15.12.08

Conviventi (anche noi)

Convivo. Conviviamo.

Ripeto queste parole a me stessa da qualche giorno e cerco di sentire che gusto hanno per me che sono al secondo assaggio. Dolce e abbastanza inedito, direi.
Niente a che vedere con la prima, e questo è bene e anche male allo stesso tempo.
Certo, di ingenuità sull'argomento non ce n'è più traccia. D'altro canto stavolta c'è tanta consapevolezza, che a volte sembra solo un contentino, scarto di elaborazione di un fallimento, danno collaterale, ma che ora so apprezzare (niente alibi per il cinismo però).

Ovvio che cambia tutto. Mica come le ultime tre settimane passate a spostarsi tra 3 case diverse a prendere pacchi di vestiti, biscotti e tisane al microonde, cavoli ho lasciato il portatile a casa tua, e abbiamo solo un paio di lenzuola, e mangiamo al Mac (dopo una lezione di yoga) perchè essendo la cucina ancora smontata in garage l'unica alternativa è il cibo industrial-borghese di provincia.

Lui però l'ha capito che stavo provando a fare la furba. Parliamo al plurale però un solo mazzo di chiavi e sempre nella mia borsa. Salvare le apparenze ed evitare di usare certi paroloni, che tanto precari ci sentiamo comunque, che conviviamo davvero o che giochiamo a farlo, come i bambini che attraverso il gioco esorcizzano le situazioni da adulti.

Ha chiesto chiarezza, e io ho capito che andava fatto un saltino al di là della paura che mi fanno certi vocaboli, per vedere che, tanto, ne stavamo già comunque vivendo il significato.

8.12.08

That's Ammorre

Avevo:
la camicia da notte felpata con pupazzi, sotto pantaloni di pigiamone felpato uguale
capelli spiaccicati
crosticine negli occhi gonfi di un giorno intero di pianti (quello prima)
alito e odore generale di una che è stata 13 ore sdraiata tra divano e letto sotto sintetiche, elettrostatiche e sudorifere copertine Ikea

Mi ha guardato negli occhi e con quel suo sguardo dolce e furbetto mi ha detto:
ti amo.
QUESTO è amore. E io sono pazza di lui.

6.12.08

Intrascurabili segno del destino e della mediocrità umana

Andiamo a dormire, ci svegliamo a mattinata inoltrata, facciamo l'amore, ci alziamo per fare colazione, tè verde e pan di stelle coccole.
Qualcosa cade dall'alto, pezzetti di intonaco bianco. Alziamo lo sguardo e il quadretto di normale vita di coppia da sabato mattina svanisce in un secondo.
Un pezzo di contro-soffitto, lungo 6 metri almeno, sta per staccarsi e crollarci in testa.

Io non credo di chiedere moltissimo. Ho comprato un anno fa una casa, una normalissima casa, l'ho pagata e continuo a pagarla, ho continuato ad aspettarci di vivere con ansia e trepidazione, col solletichino alla pancia del "torno a vivere da sola...anzi forse vado a convivere", l'ho immaginata finita mille volte, ho comprato oggetti per renderla simile a me.
Eppure la realtà continua a distruggere la mia immaginazione, la massacra, anche quando lei alza la testa e prova, poveretta, a fare ancora uno sforzo: tutto si sistemerà, tutto andrà bene, loro si prenderanno le responsabilità e aggiusteranno ogni cosa, guarda che bella luce che c'è dai.
Invece un cazzo. Anzi meno di un cazzo.

Adesso però sono davvero Davvero Incazzata.
Un anno con le mie cose impacchettate in scatole di cartone ammucchiate e con una cucina smontata in garage.
Un anno che attendo di ri-iniziare la mia vita adulta.
Un anno che i miei si aspettano che io vada via da un momento all'altro e stanno col fiato sospeso in attesa di capire come sarà la mia terza uscita di casa.
Un anno di vita di trasnizione verso un cambiamento che continua a non arrivare e a non sbloccare tutto il resto.
Almeno sei mesi che mi chiedo come sarà la mia seconda convivenza.

E tutto questo non mi autorizza a chiedere danni morali??

3.12.08

Soul sizing

La mia anima è elastica.
Ci sono giorni in cui è grande, enorme, ingloba persone e mi fa percepire persino gli oggetti.
Altre volte si rimpicciolisce, si infeltrisce, si stringe ed esclude tutto.
Ultimamente la seconda che ho detto. Tocca fare dello stretching emotivo.

2.12.08

Cicli

Da pieno a vuoto.
Dalla corsa in accelerazione alla frenata.
Dal surriscaldamento al raffreddamento.
Da un obiettivo nitido da raggiungere a tutti i costi ad uno spazio ampio e vuoto davanti a me.
Da energie canalizzate ad inerzia vaga.

Vivacchio, provo a raccogliere le forze, cerco di riempirmi di qualcosa d'altro ma faccio un po' fatica, stallo. Cerco di ripetermi che la natura e la vita funzionano a cicli e cerco di non farci troppo caso anche se qualcosa in me inizia a pensare che sia davvero ora di iniziare un ciclo nuovo e diverso.

30.11.08

Andata

4 giorni da 15 ore lavorative l'uno
300 persone
1 convegno
1 cena di gala
28 corsi di formazione
30 persone di staff e 5 fornitori da coordinare
2 location
207 metri quadri di stand

e, neve e Alitalia a parte, è andato tutto benissimo.
Mi godo i complimenti di chi ha partecipato, di colleghi e fornitori, nella certezza che saranno l'unica soddisfazione che riceverò da questi 3 mesi di lavoro sacrificale.
Comunque è l'ultima volta che lo faccio, almeno in questa azienda.

17.11.08

Nuove esperienze della settimana

Trovare i ladri sulla porta di casatua alle 4 del mattino

Scoprire che tua madre ha subito un'operazione in anestesia totale 2gg dopo che è successo

Ricevere una mail di risposta dal capo che ti dice: per fortuna ho cose più importanti di questa a cui pensare e non porto rancore

11.11.08

Flooding

Piove dentro la mia casa, dal tetto e dal balcone.
Piove in casa dei miei, lucernario.
Si è anche allagato il mio ufficio.

Ho chiesto a Google: acqua è simbolo di fertilità, saggezza, rinascita.
Ciò però fa a pugni con la mia convinzione che quanto accaduto (ancora) abbia un qualche senso.

Parole: Alibi - Subsonica
Piove sui miei alibi
Piove sui rimpianti
L’acqua scorre e scivola sul tempo che ci resta.

6.11.08

Riflessioni di pseudo-viaggio/2

Post doppio, stasera. Un sacco di cose da rielaborare attraverso la scrittura. Alcune vale la pena, altre meno ma devo spurgare.

Vita da autogrill
1. ma il wc automatico non è una delle cose più inquietanti del mondo? poi tutti quegli spruzzi...blah! E poi non parte mai al momento giusto...

2. è rassicurante, ovunque vai in Autogrill trovi il tuo panino preferito (mio: Icaro). Stesso discorso per Mac, ma anche per HM, qualsiasi negozio HM nel mondo so già cosa troverò e che qualcosa che mi piace la comprerò! Però forse ci perdiamo un tot di cose, la variabilità, l'imprevedibilità, l'essere costretti al nuovo. Se penso al Marocco...ogni posto dove ti fermavi era una sorpresa (vabbè, non sempre piacevole). Detto ciò mi sono fermata in un autogrill Fini e mi ha fatto schifo :)

3. tutti quei libri di marketing, leadership, teamwork, motivazione, creatività, fare soldi, pensiero laterale, management, ecc. in vendita in autogrill...immagino che li vendano, a fianco a Vespa e Gigi D'alessio, a non so bene quale target. Mi chiedo: che tutto il genio imprenditoriale di questo Paese viva in autostrada sempre in giro per l'Italia? Se così fossi, qualcuno dovrebbe dire loro che devono fermarsi da qualche parte, che ce n'è bisogno, che devono proliferare e condividere la loro cultura manageriale col resto della popolazione.
Oppure questo Paese è pieno di illusi che sperano che un libro sul pensiero laterale e sulla leadership gli possa svoltare la cultura e la vita?

Riflessioni di pseudo-viaggio/1

Perchè Ancona non è ovviamente una destinazione da viaggio. Ma per me lo è stato. Ho cercato su internet ricordi della semiotica del racconto che tanto mi ha appassionato all'università e ho trovato qualcosa che mi parla di me, oggi.
Ho affrontato (certo, non potevo evitarlo date le circostanze) alcuni draghi famigliari, ci ho forzatamente convissuto per un giorno e mezzo. E il risultato mi ha veramente stupita e...guarita.

L’eroe, termine da declinarsi anche al femminile, è archetipo dell’energia che che affronta la vita con padronanza e riconoscenza, avendo consapevolezza delle difficoltà e del dolore, ma senza farsene sommergere o vincere, è colui che affronta il nemico, che avanza e supera anche ciò che appare insormontabile.

L’eroe appare in tutte le fiabe e i racconti mitologici come simbolo della possibilità di andare avanti nel proprio viaggio vitale e trovare un significato a questo movimento, e la sua battaglia contro il mostro, il nemico, il drago, da cui esce vittorioso, non è solo dimostrazione della sua forza e volontà, ma del potenziale di trasformazione che lo renderà più consapevole di se’, che porterà nuova vita, nuova energia al suo percorso.

La ricompensa del viaggio dell’eroe e delle prove da lui affrontate, sarà il senso di comunione con il tutto, la comprensione e l’indulgenza nei confronti degli altri. L’energia dell’ archetipo eroico è aperta, proiettata verso l’esterno, positiva, il suo scopo è l’azione e la vittoria, la soluzione e l’ unione di ciò che appare come caos o divisione.

3.11.08

Wir fahren auf den autobahn (o giù di lì)

Post dalla via per la laurea di mia sorella.
Macchina, guida il papà. Madre addolcita dalla mia lettera (4-pagine) di figlia quasi adulta e quasi freddamente oggettiva (avevo i fatti dalla mia stavolta).
La A1, precisamente, destinazione Ancona. Un giorno e mezzo di ferie che pesa come un macigno sui miei obiettivi lavorativi a scadenza imminente.
Tempo passato col portatile sulle gambe (quando seduta) e l'auricolare che mi collega costantemente all'unità di crisi in ufficio nell'orecchio. Tempo che non ha più data nè ora - è sempre il giorno dell'evento, nè soluzione di continuità nell'urgenza-urgente di tutto quello che manca da fare (ovvero una montagna di robe).
In tutto ciò crolli emotivi, amici visti poco ma sempre pronti, primo anniversario della storia più bella che ho mai avuto finora.
Senza il suo amore sarei già un mucchietto di cenere.

24.10.08

Violenza invisibile

Dopo un'altra settimana passata ad arrancare fino al desideratissimo venerdì sera, rifletto, ancora e sempre, sull'assetto psicodrammatico della mia famiglia.

MadreDiFerro lunedì ha accompagnato della gente a casa mia e l'ha vista per la prima volta con un letto, della biancheria, segni di vita. Quando mi ha visto la sua prima frase è stata:
ma si può sapere cos'hai comprato a fare un letto e un divano che tanto devi portare via tutto?

PadreMuto si ingozza di cibo con la stessa foga con cui la Madre si ingozza di sigarette.

I miei pasti, unico momento di contatto visivo e uditivo con loro, sono minuti lenti, i meno possibili, passati nel disagio riempito da un patetico TG qualsiasi. Non ho più la forza di arrabbiarmi, di lottare, di urlare, mi sono adeguata senza accorgermene, forse è anche l'età, al loro silenzioso comportamento nei miei confronti.

Poi mi capita di andare "dai suoceri" e, come sempre è successo nella mia vita, mi rendo conto che esistono mamme "normali", sento la dolcezza di cosa significhi avere una madre affettuosa, serena, che non ti deve rinfacciare ogni giorno almeno una delle seguenti cose: che esisti e quindi lei ti ha dovuto accudire, che sei arrivata tardi, che non mangi, che mangi, che lavori troppo, che fai troppe cose, che hai tot anni e non sai tirarti fuori dai guai, che sei sempre fidanzata (da adolescente), che cambi troppe fidanzati (da adulta), che lei ti stira le cose, e altro e altro ancora.
Lui mi invita a pranzo alle 12.45 e sua madre mi sorride e mi dice che non c'è problema. Questo dio santo.

Non li sopporto più. E' orribile, sono i miei genitori, a loro devo tutto, ma viverci insieme mi sta facendo lentamente scivolare nella schizofrenia. Mi sento una merda ma non posso fare altro che provare fastidio e continuare a pagare l'avvocato affinchè salvi al più presto il mio immobile e la mia integrità mentale.

13.10.08

Take Action

L'euforia di oggi nasce dal fatto che mi sono assunta la responsabilità di dire a qualcuno cose molto spiacevoli, al lavoro (il che complica ulteriormente), e ne sono uscita moralmente vincitrice.
In un mondo di leccaculi, pusillanimi, gente abituata a nascondersi dietro il dito altrui (amichetto, capo-amico, raccomandati, ecc.), a fare il minimo necessario per il mal tollerato quieto vivere, mi sento di emergere.
In questo, almeno, mi sento adulta.

So prendermi le responsabilità non perchè qualcuno si aspetta che io le prenda o perchè sono pagata per farlo (anzi...) ma per mio istinto e dovere. Nel bene, e nel male ovviamente, a costo di sembrare pesantona, bacchettona, rigidona (l'-ona invecchia anche molto, no?).

E allora quando fai notare a un collaboratore che sta cazzeggiando al punto di mancare completamente di rispetto a te e agli altri e lui abbassa le arie, quando un'altra collaboratrice ti scrive in mail privata dopo la tua super-presentazione davanti al management "Sei stata bravissima. Mi guardo intorno e ti ritengo l'unica dalla quale posso imparare qualcosa, l'esempio al quale guardare", beh, quand'è così il mio 8-20 di lunedì e successivi HA un SENSO.

A volte ci spaventa l'idea di prendere in mano il flusso delle cose. Dire qualcosa di spiacevole ma doveroso a qualcuno, che sta sbagliando, che non vede la realtà, che ti manca di rispetto, dire alla persona che ami che forse c'è un problema, che non è più come prima, prendersi la responsabilità delle mille lamentele che ci ripetiamo ogni giorno su quello che non va in noi o in chi ci sta accanto, Fa Paura. Ma anche Ebrezza.

10.10.08

Errata Corrige

Forse perchè il weekend non basta più per recuperare, forse perchè sono davvero troppo sotto, forse perchè prenderei a calci nel culo parecchi parassiti del lavoro degli altri, ma in realtà stasera sono uscita dall'ufficio e in macchina anziché sentirmi più leggera mi sentivo più appiccicaticcia.
Come quelle immagini cinematografiche che fanno parte dell'immaginario di chiunque dove un essere vivente è avvolto da una specie di placenta e da fuori si vedono le protuberanze e le forme in controluce.
Così mi sento (sebbene con una sorprendente energia nervosa e quasi positiva, forse è isterica).

8.10.08

Ode al ChiudiSessione

Shut Down,
due paroline hanno il potere di sollevarmi, inebriarmi, liberarmi.

Shut Down,
e il mondo che occupa il 120% del mio diurno tace e scompare.

Shut Down,
e posso finalmente ricordarmi di esistere e di avere un corpo che non è solo mani che battono su una tastiera e occhi che scansionano centinaia di informaziomi al giorno.

Shut Down,
e il resto della mia vita non-digitale riprende forma e colore.

Shut Down,
ed è ora di cominciare agli Altri Doveri. Non posso ridurmi a scrivere le lezioni di yoga per il mio corso nel parcheggio dell'IperCentroCommerciale....

25.9.08

Necessità di sopravvivenza o schizofrenia?

Ieri
Tuta e maglietta rossa, piedi nudi.
Insegno a respirare e ad andare in profondità.
Sono un'insegnante di yoga.
Sono concentrata su quello che faccio.

Oggi
Tailleur, trench, borsa Piquadro.
Contratto condizioni, esigo organizzazione, presento il mio progetto.
Sono la responsabile del mio evento.
Sono concentrata su quello che faccio.


Non è molto più difficile essere uno yogi nella cultura occidentale tra doveri, mutuo, scadenze lavorative, cellulare e e-mail aziendale always on, crollo delle certezze, cemento tutto intorno?

Corollario

MadreDiFerro: e si può sapere quante volte devi andare a fare questa cosa?

(Io nella testa: certo basterebbe chiederlo)

MadreDiFerro: è proprio necessario?

(Io nella testa: per la mia testa e il mio corpo necessario quanto l'ossigeno al momento)

MadreDiFerro: se è per soldi te li do io se pulisci in casa!

(Io nella testa: per mia madre pulire cessi=yoga, farlo e insegnarlo)

24.9.08

Azioni

Prima lezione andata. Credibilità generale credo buona, anche se forse è più facile con persone di mezza età super sedentarie e sovrappeso. Anzi in realtà forse è più difficile se hai davanti gente che fa molta fatica a stare seduta a gambe incrociate con la schiena diritta.
Altro che Matsyendrasana.

I discorsi nell'aria autunnale di questi giorni vertevano sul fatto che quando ci si trova in situazioni statiche e di limitazione bisogna agire, fare qualcosa, rimettere in moto e da lì si sblocca tutto.
Stasera ho la sensazione di aver fatto un passetto che forse può portare lontano.
E se così non succederà avrò comunque camminato in una direzione nuova.

23.9.08

Sorrisi

Cambio contraccettivo. Naturalissimo e, quindi, più fallace. Scelta di coppia importante.
Lui dice: se succede è destino, ne sarei felice.
Nel caso poi bisognerebbe capire se Destino oppure un operaio cinese che alla 16esima ora di lavoro ha svalvolato. Comunque, questo sarebbe l'ultimo dei nostri pensieri, nel caso.

Scherzi a parte. Sono felice :)

22.9.08

Lunedì mattina difficile

Ma perchè la gente pensa che la propria opinione sia la più importante e, soprattutto, che vada espressa sempre e comunque?

PS: La mia situazione casa sta precipitando. L'Infinito è passato alle maniere forti. Credo sia colpa mia, mi continuo ad accanire in una cosa che NON VA...solo che le vie d'uscita indolori scarseggiano, anzi non esistono proprio...

17.9.08

Dimenticavo

Ah sì! Ho cambiato vestito, ne ho messo uno più autunnale e meno teen.
Anche questo è un piccolo salto di coscienza.

Una strada di soldi può diventare una strada di cuore?

Questa è la mia Big Question degli ultimi 3 giorni.

Premessa
La mia casa, a quasi 1 anno dal rogito, non c'è ancora. Non ci posso dormire, cucinare, farmi una doccia, guardare il panorama dai finestroni sotto le travi. Danni, un sacco di problemi, acqua entrata da tutte le parti (ma solo nella mia mansarda, la sola su una decina). I primi mesi ci credevo: certo questi guai non ci volevano ma tutto si risolve.

Questo pensiero mi scavava da mesi e ora è gigante e occupa tutto il mio palco mentale. Tutto mi dice che quella non sia la mia casa, tutto quello che riguarda quella casa va della direzione contraria a quella che dovrebbe, ci sono mille segnali che urlano: non ci vivrai.

Colpo di scena (quanto piacciono a destino/Infinto/Provvidenza)
La proposta è: rivendi la tua a noi, ne compri una più grande, stanze, giardino, zero problemi. Soluzione facileper me e probabilmente un affare per noi visto quanto sono messi male loro.

Ovvio che io e Lui parliamo tutti i giorni di vivere insieme, ogni tanto di comprare casa insieme, a volte di bambini e matrimonio.
Ma tutto ciò accade per
darmi la possibilità di uscire da una situazione immobile da mesi nella quale è inutile accanirsi e continuare a perdere tempo e soldi

o
ingolosirmi con la possibilità di ripetere i miei errori perchè da loro, forse, non o imparato tutto quello che avrei dovuto?

16.9.08

When I grow up

Testa: pensieri. Cuore: emozioni frontali.

Le due si scontrano come onde di correnti diverse il cui risultato è roba che va in tutte le direzioni con un'intensità ridotta dalla somma algebrica.
La DonnaElfo mi ha scosso di nuovo. Parole semplici, concetti complessi. Spiritualità, religione, abbandonarsi, mantra, risposte da attendere, forse quella casa non è destinata a te nè tu sei destinata a lei, salti di coscienza, ora inizi a insegnare yoga e devi essere pulita.
Sono confusa. Sento cose in movimento ma faccio fatica a mettere a fuoco.

Come dice la Guressa (è ironico eh): devo abbandonarmi come il Cristo nella pietà Rondanini. Qualcosa succederà.


PS: un tot di eventi hanno riempito fino all'orlo le mie giornate delle ultime due settimane: 31 anni suonati ieri con tanto di cena famiglia + Lui, matrimonio di amici nel cunese e relativi discorsoni di coppia + memorabilia degli anni dell'università, scontri frontali col capo deficiente e frustrato perchè continuo a ignorarlo, offerta immobiliare shock del tipo "scambio di immobile" che prevede un acquisto di casa in coppia, terrò un Mio Corso di Yoga. Direi che siamo a posto così...

Gu

Fascia serale.

RaiUno: pacchi
RaiDue: fiction poliziesco-crucca
RaiTre: un posto al sole (solo a me suona fascista 'sto titolo?)
Italia1: la ruota della fortuna...VIP (goduria doppia)
Canale5: veline (ma quanto cazzo dura??)
Rete4: Walker Texas Ranger


I bambini crescono ignoranti e rincoglioniti, le bambine con la sola prospettiva di sculettare o sorridere (le due cose insieme sarebbero il vero traguardo della loro esistenza) davanti a una telecamera.
E il Moige vive sereno.

8.9.08

Approcci

La deliziosa AmicaManu (conviventi.blogspot.com/) ha iniziato, se non erro, 8 settimane fa la sua convivenza. Subito dopo ha aperto un blog dove scrive commenti, diciamo non esattamente entusiasti per ora, in merito. Il SapoConvivente legge. A volte commenta. Non so poi esattamente come tutto questo influenzi il loro day-by-day.

Io ho aperto il mio blog ormai 2 anni e mezzo fa. Mi accingo (Santi dell'edilizia permettendo) alla mia (seconda) convivenza e il mio OcchiettiFurbi non ha mai letto una virgola del mio blog non avendo mai avuto il link da me.

Sono assolutamente certa che questo sia un sintomo peculiare della grande differenza che distingue me e lei in fatto di relazioni sentimentali.
Manu, però in che senso?
(non puoi non commentare stavolta mia cara)

7.9.08

Millennium...pouf!

Un sacco di energie spese (sprecate? investite? comunque inevitabilmente risucchiate) nel lavoro questa settimana, e da qui ai primi dicembre sarà sempre così: una lunga apnea che toglierà luce, colori e lucidità alla mia mente, sperando invece che il corpo non mi saboti mi faccia lo sgambetto.
Mi chiedo, ovviamente, il senso di tutto questo. Certo i soldi sono un grosso alibi nel rispondere in questo e in molti altri casi.

Comunque, poco male. Alle mie paure millenariste, insieme alle convizioni bio/ecologicamente fondate della SorellaScienziata sull'imminente rivolta del Pianeta e alle personali ma razionali certezze apocalittiche della AmicaManu, si somma l'ipotesi BucoNero che verrà creato al Cern di Ginevra il 10 di settembre e che inghiottirà tutto e tutti, comprese le mie restanti 350 rate del mutuo.

2.9.08

Domande che influenzano il mio martedì sera

Quanto coraggio deve avere un copy per pubblicizzare la maionese come un'ottima fonte di omega 3 perchè contiene un cenno di olio di oliva?

Devo farmi queste domande stupide altrimenti piango di nuovo guardando Million Dollar Baby.

1.9.08

Uguale o opposto

Chissenefrega è il motto dei miei genitori.
Chissenefrega
della salute
del tenere bene le cose
dei soldi, l'importante è che ce ne siano qui e ora
del volersi bene
del farsi delle domande

E' palese che IO invece me ne frego, e parecchio. Pure troppo.
E' incredibile quanto diversa io sia dai miei genitori.
Ci sono pessimi genitori, pessimi nel senso di persone, che crescono pessimi figli. Ci sono persone meravigliose che hanno figli problematici o senza nessuna qualità.

Qual è la variabile? Nel senso: qual è il fattore che decide se un figlio verrà completamente identico ai genitori oppure completamente diverso da loro?
E' genetica, educazione, solito dilemma natura-cultura, oppure è solo libero adulto arbitrio?

Parole: Marcello Marchesi
I figli sono un genere voluttuario.

31.8.08

Il diavolo veste Prada - e usa il blackberry

L'ho visto stasera- vergognoso anacronismo cinefilo. Però se l'avessi visto prima non avrei colto il messaggio che invece era perfetto per me stasera e per questo periodo di è ora di cambiare lavoro.

Il lavoro è simmetrico e opportunista.
Raggiungi risultati direttamente proporzionali a quanto ci investi.
-più ti metti in gioco
-più rischi di scoprire cose di te che non sapevi
-più rischi di cambiare
-più è probabile che cambi qualcosa anche nella vita privata.

Cambiare lavoro per me adesso che senso avrebbe? Non ho mai deciso se e quanto investirci. Sto lì con un piede dentro e uno fuori, altalenando malmostosità e cauto entusiasmo passando per sprazzi di ansia da prestazione. In ogni caso, sempre con una scusa al di fuori di lì che mi permetta di dire che non ce l'ho fatta del tutto perchè ho altro.

Parole: Carrie Bradshaw - Sex and the City

Dai 30 ai 40 si impara la lezione.


PS: ho il sospetto che l'aggeggino nel titolo del post abbia rovinato quel briciolo di armonia familiare che era rimasta alla moglie del mio capo

21.8.08

Pour parler

Lui: se ti chiedessi di sposarmi cosa diresti? (sorrisetto)
Io (saliva e tentativi di controllo del Sì che mi stava scappando fuori dagli occhi): ...che è presto (in realtà qui nella mia testa c'era un punto interrogativo)


Fine di un dialogo dove il non detto ha battuto il detto 90 a 10.

18.8.08

Summer nights

Vivo avanzi di estate ma la testa e il cuore sono già all'autunno.
Giornate di infradito e maglioncini, di pensieri costruttivi-futuristici mischiati e forse causati da ricordi ancora scintillanti di una vacanza intensa e più che felice.
Mi coccolo nella mente e ell'anima il calore della sensazione, arrivata senza fanfare ma con le sue solide gambette, di essere ancora capace di convivere e condividere con tanti sorrisi ma soprattutto di aver trovato Qualcuno.
Mi fa venire voglia di colorare sogni insieme, di sentire il nostro "noi" nella pancia, come dice lui, di immaginare una piccola casetta a due piani vicino al bosco con un orto intorno e tanti cani.
Sono pazza di lui. Davvero.

26.7.08

Stessa casa, stesso mare, me diversa

Questa non è una vacanza facile.

Cerco di rilassarmi tra le ombre di altre me in questa casa in altre situazioni emotive/sentimentali/depressive e i fantasmi di chi ha dormito in questo letto con me negli ultimi 10 anni. Ovunque io mi giro ci sono TuttoEgo che mi fotografa su una spiaggia, il Samaratese che gioca a pallone coi ragazzini, il Dolcissimo che mangia seadas con me nel baretto di S. Teresa, il Genovese che mi guarda stupito fare yoga in costume davanti a tutti.

Cerco di tenere a bada il pensiero che il mio fidanzato sia troppo più bello di me, troppo più giovane, con la pelle perfetta, denti perfetti, sguardo diabolicamente accattivante, troppo da pubblicità per una come me che tendenzialmente piace, ma nella sua non perfezione e in contesti non da pura esteriorità come una spiaggia o una passeggiata tra le bancarelle.

Cerco di non leggere le e-mail del lavoro ma lo faccio, cerco di scorrerle con umore neutrale ma mi è impossibile. Sensi di colpa: ho capito perchè danno i premi, così poi ti senti in dovere di continuare, anche dopo, con la forza e la determinazione che hai impiegato per raggiungerli. Ansia: se l'ultima arrivata fosse in grado di sostituirmi senza problemi? Confusione: siamo a tre anni e mezzo lì, ancora questi due grossi progetti in ballo e poi via.

Non penso alla mia casa, anche se ho comprato un nuovo portachiavi. Mi sono convinta che tutte le sfighe accadute siano colpe di quella casetta di cuoio che usavo per le chiavi della casa mia e di TuttoEgo. Lo butterò, anche se mi piaceva davvero tanto.

Cerco di trovare spazi di pensiero miei ma non è facile in una vacanza di 15gg a due, dopo almeno 3 anni di meditative e riflessive permanenze solitarie tra questi panorami di rocce rosse. In certi momenti va tutto bene e penso che durerà per sempre, in certi altri sento chiaramente la fine, la non-appartenenza reciproca nonostante la nostra grandissima intesa mentale e fisica.

Parole: Proverbio sardo
A prangher e a rier, toccada a die a die.


PS: ho letto "Mille splendidi soli". Ho pianto e mi sono tanto arrabbiata. Consiglio a tutti.

14.7.08

Saggezza Estetica

Passare quasi quattro ore di sabato mattina dall'estetista è uno spasso. Dalla mia poi. Bella donna, 41enne, ha fondato centro estetico che usa solo prodotti e terapie naturali, tutto è a colori tenui, Nora Jones in sottofondo, mug di tisana disintossicante sempre pronta. Quando ho pagato quel botto di soldi ho pensato che la seduta di psicoterapia femminile a tre (io, lei e l'altra ragazza) valeva comunque la cifrona.
Il Verbo della DonnaEstetica si può riassumere come segue:

1. La razza maschile è inferiore in quanto mossa da motivazioni di basso livello, ancestrali e materialiste. Le donne invece sono essere superiori perchè le loro motivazioni sono più alte e convergono sull'amare incondizionatamente.

2. Quando una donna di mezza età viene lasciata da un uomo che ne trova una più giovane bisogna provare compassione per questo poveretto. C'è da dire anche che la povera 50enne non troverà nessuna alternativa al pur mezzo uomo che la lascia nell'illusione di tornare giovane stando con una dell'età di sua figlia. Bisogna però iniziare a divulgare l'idea che come gli uomini con le rughe hanno fascino, così anche le donne.

3. Le donne devono essere autonome e solidali. Solo così saranno così forti e indipendenti, abbastanza per provare quel sentimento alto di compassione e comprensione per gli uomini e per le loro bassezze.

4. Il mio fidanzato mi immagina col pancione solo perchè io lo rendo insicuro e lui ha bisogno di sentirmi sua e il modo più definitivo di farlo è fare un bambino con me.

5. E' inutile che io mi preoccupi del fatto che avere un fidanzato di sei anni più giovane significhi che mi tradirà più facilmente con una più giovane perchè...tanto succederebbe anche con uno più vecchio di me! Che pensiero liberatorio...

Il tutto molto Sex and the City. Cose semplici che fanno bene al cuore :)

13.7.08

Stranger in this town

Scopro oggi da mio zio di Genova, intervenuto al battesimo di famiglia + altro neonato appena arrivato, che mia sorella ha finito gli esami.

Due settimane fa ho scoperto che mio padre era stato all'ospedale perchè gli è venuto il fuoco di Sant'Antonio. Ho trovato le carte del pronto soccorso.

Sono un'estranea, alla mia famiglia, per chi mi ama, per me stessa.

Magari un giorno scoprirò una prova, di qualche tipo, da qualche parte, che mi dirà qualcosa su di me che da sola non arrivo a sapere.

Parole: Subsonica - Preso Blu
Ma quanta arroganza si spreca,
per quali mediocri orizzonti,
il senso di vaga impotenza,
di un giorno di pioggia,
al gusto di pioggia,
In quali silenzi riecheggia
la rabbia delle tue certezze,
perché non ci provi ad arrenderti
a un giorno di pioggia,
al gusto di pioggia,
in anni di pioggia

PS adolescenziale: Non ho neanche mai dato ai miei genitori l'idea della persona che sono davvero. Faccio persino fatica a sorridere e essere naturale con altre persone se i miei sono nelle vicinanze.

11.7.08

Chepppalle

Voglio un capo dal quale imparare qualcosa. Stimoli. Un esempio davanti agli occhi.
E' fattibile?
In passato mi è successo....però erano donne.
Vorrà dire qualcosa?

6 KM di corsa sul tappeto, il menisco mediale sinistro a quel paese ma l'incazzatura perchè -io faccio le cose "troppo bene" secondo lui e poi scopro che lui fa copia/incolla di quanto fatto da me spacciandolo per roba sua- non mi è ancora passata.

10.7.08

Nostalgia canaglia

L'altro giorno una mail al mio indirizzo che iniziava con: "cari Anna e F. (TuttoEgo)".
Ieri sul Corriere della Sera la foto della stanza dell'albergo dove sono stata con lui a Marostica. La stanza spiccicata!

Spero che queste cose succedano anche a lui. Ma, conoscendolo, non le percepirà neanche.

PS: giorni di tumulto anche se il Maestrale è ancora lontano.

Vite vissute

LinkedIn e Facebook, ancora.
La curiosità di vedere che fine hanno fatto facce e nomi ricordati a fatica che hanno fatto parte della vita di una me molto più giovane.
Andare a raccattare voluttuosamente nomi di gente incrociata una volta in vacanza o in un locale in epoche senza cellulari e senza e-mail sperando di ritrovarla online più bella, più interessante e magari single.
L'invidia di chi appare felice e molto relazionale.
La nostalgia per fasi/momenti/attimi intensi che hanno ancora quel sapore dolce e aspro della lontananza.
'Sti social network mi spaccano.

PS: sei anni dalla mia laurea. Sei.

Parole: Subsonica - Nei nostri luoghi (meno 1 sett al concerto)

Dammi un po’ di te
La parte più dolce
Prendi un po’ di me
Respira più forte.

Facevamo un gioco da grandi noi.
Giocavamo a prendere il vento e poi.

Forse non lo sai che quei giorni non tornano più
Tornerà a cercarti ancora lì
Mentre insegui sogni che oggi non bastano più
Nei nostri luoghi e nei ricordi.

9.7.08

Chiamalacomevuoi-PATIA2

La DonnaElfo mi ha trattata (non so se dire toccata, manipolata, curata, amata) di nuovo. Alla fine di questa seduta mi ha detto: Tu chiedi violenza ma è l'amore che ti può curare.
PS: la prima volta le avevo detto che con me doveva andarci pesante perchè ne ho già provate un tot di queste terapie.

Mi ha detto anche che mi porto dietro un sacco di cose che non mi servono più. Basta.
Alleggerire, togliere, tagliare, buttare. E' che bisogna sapere cosa, mica che presa dalla foga io butti nel cesso robe a caso (tipico di me in preda al raptus "devo svoltare la mia vita").
PS: concerto SubsOniCo con amica, inedito. Forse qualcosa del mio concetto di coppia inizia a cambiare.

8.7.08

Non sono immaginaria

Stamattina ero felice.
Poi attacchi di ansia. Eppure niente caffè, nessuna notizia emotivamente impattanti, nessuna avvisaglia.

Mi chiedo perché il mio cervello e il mio corpo reagiscano in questo modo a non so nemmeno cosa. Come se anche l’euforia senza motivo rappresentasse una qualche forma di squilibrio rispetto all’omeostasi, una minaccia al rassicurante piattume, pertanto qualcosa che deve scatenare allerta e metabolismi difensivi.

La mia mente è veramente subdola e riesce a covare, nascondere, reagire e tramare alle mie spalle senza che io nemmeno me ne accorga, merda.

6.7.08

Easy like sunday morning

Vorrei che la domenica mattina durasse un po' di più.
Mi piace quella sensazione di cose in casa da sistemare e da pulire ma con tutta calma, tanto l'orizzonte è un pranzo con poca fame causa colazione ritardata.
Mi piace tanto pensare la domenica mattina. Mi piace la sensazione di poterlo fare come in una parentesi della vita, libera da paletti, doveri, orari.
Mi piacerebbe una domenica mattina nella mia casa. Sola, almeno all'inizio: la luce che entra dai lucernai, il colore caldo delle travi a vista che intiepidisce lo sguardo appiccicato del risveglio, alzarsi e pensare di essere adulta e indipendente mentalmente, emotivamente e concretamente. Ce ne vorrà ancora.

Però tra due domenica mi sveglierò in un'altra "casa mia", in Sardegna, col rumore del Maestrale tra le rocce e la parte più selvatica di me in tumulto.
Parole: proverbio sardo

A quie non dolet, non friet.

5.7.08

Sun Today

Oggi c'è il sole.
Iniziano i saldi.
Ieri OcchiettiFurbi si è messo in giacca e cravatta per andare a farsi sentire in mia vece dagli imbecilli che hanno costruito la mia casa.
Sono arrivati due nipotini nuovi in due settimane.
Ho smesso quei fiori di Bach che mi hanno emotivamente distaccato da tutto per 10 giorni: frustrazione-gelosia-attaccamento ma anche amore-vogliadisesso-coinvolgimento.
Mia madre mi parla.

Certe volte questo basta (ma per la maggior parte del tempo no).

1.7.08

Albe meccaniche (meno male)

La routine rassicura.
Il tornare al lavoro ieri dopo un weekend di sbandamento mi ancora di nuovo alla realtà.

L'abitudine è un'arma a doppio taglio. Da un lato anestetizza e acceca, dall'altro ti permette di risparmiare tempo ed energie che altrimenti sarebbero sprecate nel chiedersi ogni giorno cosa sarà di noi, se abbiamo fatto le scelte giuste, se ogni azione della nostra vita abbia un senso oppure no.
Il pilota automatico fa comodo, anche se forse ti fa disimparare a volare.

Parole: Subsonica - Albe meccaniche
Nell'amara litania delle solite cose ci si può morire sai
Nel conforto eutanasia delle solite cose ci si può finire...
Nell'amara litania delle solite cose ci si può morire sai
Nel conforto eutansia delle solite cose ci si può finire...

Ho infilato il cappio alle mie notti più lugubri
Ma ho visto negli specchi evaporare le immagini
E diventare vecchio ciò che un tempo era giovane

E ciò che può capitarti
Quando rimani a guardarti
Allineare i risvegli dentro albe meccaniche

Nell'amara litania delle solite cose ci si può morire
Nel conforto eutanasia delle solite cose ci si può finire
Nell'amara litania delle solite cose ci si può morire sai
Nel confotrto eutanasia delle solite coseci si può finire

29.6.08

Lui.

Dal -scelgo le piastrelle con me al -voglio fare un viaggio da solo. Si potrebbe facilmente pensare che questa dichiarazione, un sasso in un lago che credevo immobile e inamovibile, mi faccia del male per gelosia di lui, così bello e intrigante in giro per il mondo da solo con quel fascino molto Into the wild che negli ultimi mesi si è perfettamente cucito addosso. Oppure perchè mi sento esclusa e vorrei tanto andare con lui.
E invece no.

Molta parte della nostra attrazione reciproca sia dovuta al fatto che all'inizio ci siamo riconosciuti l'uno nell'altra per motivi poco distinguibili che ora mi sembrano invece evidenti: la nostra parte ribelle, solitaria, selvatica. Parte che io in lui vedevo frustrata da un'inutile zavorra di una banale storia di 6 anni e parte che lui in me probabilmente invece vedeva spadroneggiare in me e comandare i miei comportamenti da non-convenziale mangiatrice di uomini.
Quello che sta succedendo tra noi è che ci stiamo reciprocamente addomesticando alla libertà, cioè al non farci addomesticare. E' solo che se lui va da quella parte io ci metto tipo un nanosecondo a ritrovare quella parte della mia anima inquieta, che vorrebbe vagabondare per il mondo alla ricerca di risposte non condizionate da questo cazzo di posto dove viviamo.

E una volta andati lì, a macerare nella coscienza selvatica, non sarà più possibile tornare indietro, non sarà più possibile andare all'IKEA con un sacchetto giallo in una mano e un metro di plastica nell'altra.

Sto male, veramente. E non di ansia, una volta tanto. Male di distacco, di perdita, di abbandono. Di nuovo.

Parole: Eddie Vedder - Guaranteed

Don't come closer or I'll have to go
Holding me like gravity are places that pull
If ever there was someone to keep me at home
It would be you...

Casa. Zero.

Ci ho dormito la prima volta, sola.
Caldo, letto scomodo, troppa luce (l'oscurante è rotto da 3 mesi e ancora non me l'hanno sistemato dopo 3 raccomandate, ovvio c'erano altre richieste di cose più importanti ma non è che hanno fatto qualcosa su quelle, l'oscurante non è a bassa priorità per loro, è a zero importanza come tutto il resto, pavimento, tetto, ecc.). Comunque ho dormito.

Ci ho dormito la secondo volta, non da sola.
Caldo, letto scomodo, la luce coperta da strati di fogli di giornali ma non ho chiuso occhio. Non che io abbia dormito male, non ho dormito del tutto. Forse un quarto d'ora.

Conclusioni:

1. Non provo nessuna emozione per la mia casa. Niente. Io mi dico che è perché è calda, minuscola e porta un sacco di problemi. Probabilmente mento.

2. Provo invece emozioni al minimo accenno di convivenza, indipendentemente dal luogo. Mi dico che è perchè ho ancora il trauma. E se mi mentissi su questo sarebbe un vero disastro.

Il fatto di aver fatto yoga 3 volte in 15gg probabilmente ha un grande ruolo nel mio brancolare nel buio del mio inconscio.

21.6.08

Silent non-lucidity

Ci credo che la gente va fuori di testa.
Un giorno le cose vanno bene, oddio...niente di perfettamente allineato a ideli neanche ben dichiarati però si procede con decenza e dignità e sprazzi di felicità.
Poi una frase completamente fuori scala, o un gesto goffo ma consapevole.
Fran.
Niente di preannunciato, niente di prevedibile, niente di neanche lontanamente preceduto da sintomi.
Per forza poi si sbarella. E devo dire che stasera, anzi, da stasera in poi, tornerò a far parte della categoria con la mia bella maschera di lacrime, crema-biologica-senzapetrolio-biodinamica-olistica-30euro-l'una e muco.

Parole: Silent Lucidity - Queensryche

Hush now dont cry
Wipe away the teardrop from your eye
Youre lying safe in bed
It was all a bad dream
Spinning in your head
Your mind tricked you to feel the pain
Of someone close to you leaving the game of life
So here it is, another chance
Wide awake you face the day
Your dream is over...or has it just begun?

Theres a place I like to hide
A doorway that I run to in the night
Relax child, you were there
But only didnt realize it and you were scared
Its a place where you will learn
To face your fears, retrace the tears
And ride the whims of your mind
Commanding in another world
Suddenly, you hear and see
This magic new dimension

Chorus
I-will be watching over you
I-am gonna help you see it through
I-will protect you in the night
I-am smiling next to you...in silent lucidity

If you open your mind for me
You wont rely on open eyes to see
The walls you built within
Come tumblng down, and a new world will begin
Living twice at once you learn
You7re safe froom pain in the dream domain
A soul set free to fly
A round trip journey in your head
Master of illusion, can you realize
Your dreams alive, you can be the guide but...

14.6.08

Dizzy

Serata di vertigini venerdì sera. Mi sono affacciata di nuovo sul vuoto.
Quante vite possibili. Quanti bivi già presi. Così tanti che non sarei neanche in grado di elencarli tutti. Soprattutto perchè molti li vedo solo ora. Allora erano solo minuscoli gesti di quotidiano e ignoravo fossero in realtà delle virate.

Succede ogni tanto. Alzo la testa dalla canned life che vivo, mi trovo un venerdì sera a casa da sola coi tuoni che mi fanno vibrare la pancia e sento di colpo uno spazio di pensiero diverso dal solito.
Muovendomi in questo spazio mi rendo conto che i miei pensieri nascono e vivono soltanto schiacciati (certo non per colpa di altri al di fuori di me) tra lavoro-yoga-casa-paga-le-rate-di-tutto-fidanzato-aperitivo-provinciale-al-massimo-pizza.
In queste condizioni è ovvio che siano corti, concentrati, ridotti, con orizzonte limitato a quanto riesco a immaginarmi è solo la proiezione della mia vita com'è oggi.

Forse è proprio sbagliato il modo. Per avere davvero il coraggio di immaginare e desiderare la propria vita non bisognerebbe semplicemente allungare come trascinando con un mouse su una cella di excel l'oggi per X tempo.
Bisognerebbe come partire dal vuoto?
Certo non si può prescindere del tutto dal proprio passato...O sbaglio?
Io mi muovo e il resto no. Oppure il resto si muove e io no. Non so. Davvero non so...

Definizione:
"La vertigine e' un'erronea sensazione di movimento dell'ambiente circostante rispetto al proprio corpo (vertigine oggettiva) o del se' rispetto all'ambiente (vertigine soggettiva)"

13.6.08

Angeli e rettili

E' inutile che ce la raccontiamo: io non sono capace.
Basta ipocrisia. La mia storia urla più di qualsiasi mia supplichevole parola.
Non sono in grado di avere pure amicizie maschili.

Amicizie che nascano e rimangano tali, senza dubbi, ripensamenti, scivolamenti in altro.
Un po' per colpa mia e per il mio entrare dentro le persone senza preavviso e senza avvertimenti, con un deciso attaccamento. Un po' per colpa degli altri che interpretano il mio atteggiamento come un -ci sta- oppure rimangono sorpresi dall'immediatezza del mio avvicinarmi e, nel dubbio, si prendono la cotta.

Non so assolutamente gestire la situazione. Ho sempre e solo fatto un sacco di casini, soprattutto quando l'amicizia nasceva mentre io avevo una storia. Mi sento comunque in colpa nei confronti della persona con la quale sto, non riesco a essere del tutto sincera, oppure se lo sono completamente divento brutale e cinica.
Come al solito, nessuna via di mezzo.

Non so assolutamente gestire questa situazione.
Ho quindi concluso che finchè non diventerò una Saggia Adulta è meglio lasciar perdere. Al momento poi è un rischio che ha veramente senso correre.
Non posso andare a fondo di ogni legame karmico che incontro.

Parole: Afterhours - Varanasi Baby
Vedi mai una stella cadere
E non ricordi cosa desiderare
Un rettile può cambiar pelle ma non cambia il cuore
Ma soffri solo un pò per poi non soffrire più

12.6.08

Casa dolceamara casa

Ho capito tutto. E' una prova. Mi stanno facendo dannare per farmela desiderare visto che in questi mesi è stata solo una fonte di preoccupazioni, di dubbi di aver fatto una grandissima cazzata e di debiti, ovviamente.
E' giusto, devo pagare il prezzo. Ora però La Voglio disperatamente.
Voglio viverci da sola, voglio provare a viverci con Lui, voglio tornare adulta dopo 2 anni passati nel nido a leccarmi ferite e a capire da dove ricominciare.
Voglio i cambiamenti che progetto da mesi. Voglio futuro.

Parole: Eddie Vedder - Rise (la colonna sonora di "Into the Wild" mi scuote così tanto dentro che sono riuscita ad ascoltarla tutta solo una volta)

Such is the way of the world
You can never know
Just where to put all your faith
And how will it grow

Gonna rise up
Burning black holes in dark memories
Gonna rise up
Turning mistakes into gold

5.6.08

Ieri ore 22.45 - illuminazione

OcchiettiFurbi è la risposta a domande che mi sono fatta anni fa (almeno 3) sulle relazioni uomo/donna. Stavo con TuttoEgo all'epoca e mi chiedevo le seguenti cose:

è possibile stare con qualcuno e ragionare insieme da adulti anche sulle emozioni più scomode, frustranti e difficili?

esistono persone che prima di reagire emotivamente a qualcosa si facciano delle domande e io potrei stare bene con una di queste?

è possibile crescere insieme alla persona con la quale hai scelto di stare oppure dopo un po' di tempo insieme, anche solo per comodità, ci si cristalizza inevitabilmente l'uno nelle aspettative dell'altra?

esistono persone che sarebbero capaci di stare con una persona così mutevole, in cammino e imprevedibile come me senza farsi scompensare continuamente dall'ansia da certezze?

Come dice Baricco, A volte nella vita succedono cose che sono come domande. Poi passa un giorno, forse anni e la vita ti risponde.

E la risposta per me è stata un bellissimo Fidanzatino, giovane e coraggioso, con una testa per me soprendente e un cuore Grande Così, che mi dimostra ogni giorno che E' Possibile.

2.6.08

+

Oggi pensieri uggiosi. Però la mia prima vera lezione da insegnante di yoga è andata bene, molto bene. Niente false modestie: sono brava perchè mi sono preparata scrupolosamente, perchè ascolto le persone e perchè cerco di trasmettere qualcosa di me (questa cosa non è intenzionale quindi non vale, per fortuna o purtroppo - dipende - non sono capace di farne a meno). Anche loro mi hanno trasmesso molto.

La cosa più importante nell'insegnamento comunque è essere un esempio. Mi pare davvero l'unico modo per essere credibili.

29.5.08

Buon non-compleanno a tuttiimieisbagli

Il dolore è il miglior promemoria.

Ho riletto molte parti del blog in questi giorni (forse l'ansia di essere letta?;) ) e sono davvero davvero contenta di averlo scritto, soprattutto nei giorni peggiori.
Ho riso, ho pianto, ho intravisto una prospettiva , ho intuito una direzione rileggendo questi due anni.
E non è per niente una cosa da poco. Per niente.

28.5.08

Stasera tema a scelta

1. Storico. "Tua madre (che fuma 4 pacchetti al giorno da quando a 13 anni ha perso suo padre)nasconde un libro sullo smettere di fumare. Seria volontà, ingenuità o velata richiesta d'aiuto? Analizza la storia della (non)relazione con lei di 30 anni di vita e dai una risposta argomentata."


2. Saggio-inchiesta a sfondo sociale. "L'edilizia in Italia: furbizia di una lobby che rispecchia in pieno la cultura del nostro Paese. Fregare la gente, fare lavori al più basso costo possibile e diventare miliardari. Il più furbo vince e scappa coi soldi dopo aver dichiarato fallimento, il più debole paga le spese legali e si tiene case con parquet rialzati e acqua che entra dal tetto. In tutto ciò tieni presente la grande importanza dell'aver acquistato casa da sola a costo di indebitarsi fino al collo nell'acquisire indipendenza e nel mantenere il distacco fisico e mentale da tua madre così necessario alla tua salute mentale."


3. Psicologico. "Le fasi di una relazione e i parametri che ne influenzano l'andamento emotivo-sessuale. Il ruolo della ricomparsa degli ex e delòla lontananza nell'acquisire consapevolezza di limiti e potenzialità di un rapporto sentimentale."


4. Pseudo-saggio New Age. "Insegnare, trasmettere, guidare, essere un esempio. Quali di questi verbi e perchè si avvicina vagamente a ciò che hai in mente con l'espressione - Fare l'insegnante di yoga -. Nell'argomentare metti in luce e sottolinea in particolare gli elementi motivanti di questa scelta che spesso tendi a dimenticare schiacciata dalla tua autostima zero."

27.5.08

Piantarsi nella testa

Chi non si ferma adesso, subito,
non si ferma mai più.
Quello che fai, lo farai sempre.
Devi rompere una volta il destino,
devi uscire di strada,
e lasciarti affondare nel tempo.

C.Pavese

26.5.08

Chiamalacomevuoi-PATIA

Una donnina di 32 anni, piccolina che sembra un elfo. Dopo 10 minuti di manipolazioni mi ha:

fatto tremare come una foglia per i restanti 40 minuti
fatto ridere come una pazza isterica
fatto piangere da adulta (queste ultime due reazioni assolutamente contro la mia volontà)


Ma è possibile che un'estranea in 10 minuti sappia individuare e arrivare con le dita ai punti chiave della mia anima e io che è tutta la vita che ci provo in tutti i modi ancora zero??

19.5.08

Latitanza da troppa vita di superficie

Come al solito, lo stop sul blog corrisponde a una valanga di cose accadute nel mondo degli atomi. Ridendo e scherzando è un mese.
Elenco gli eventi in ordine sparso:

casa nuova allagata, parquet rovinati, acqua che viene dal tetto, ferma la consegna della cucina, chissà quando ci entro

meraviglioso ponte primo maggio in Sardegna in una specie di luna di miele senza anelli

disastri e successi al lavoro

nuovi scenari che si aprono ma nessuno che si chiude, e prima o poi bisognerà prendere delle decisioni, vite possibili che aspettano il loro turno

ritorno di ex, un tot in contemporanea, e le coincidenze non esistono, in concomitanza con una mia settimana lontana da qui e dal mio Fidanzatino

un po' di revival nostalgico della parte di me più subdola e cinica



Ci vuole una conclusione? Non sono il mio forte in questo periodo. Un sacco di energie disperse in n cose senza nessun output. Il mio certificatore della qualità mi boccerebbe a piè pari.

20.4.08

Ossimori

Domenica pomeriggio di mente che vaga.
Tutto è iniziato perchè ho cercato su Linked-In gente conosciuta negli anni. Devastante.
Gente che era partita insieme a te scopri essere arrivata moooolto più avanti.

Inizio di ansia.
Il pensiero che mi solleva ora è: sì ma io adesso ho capito che voglio davvero cambiare lavoro.

L'ansia sale.
Siti di annunci di lavoro. Per questo non ho l'esperienza, per questo non ho la laurea adatta, per questo dovrei dire perchè per più di tre anni la mia vita ha preso tutt'altra piega. Forse potrei dire, spiegare, giustificare, trovare agganci...

L'ansia ormai serra la gola e tutto ciò che di lì passa.
Mi rendo conto che vivendo nel mio piccolo borgo antico evito di pensare che ci sia un mondo fuori, opportunità, progetti sensati, modo di impiegare le qualità che credo di avere. Di colpo un dubbio.

La gola invia impulsi brucianti agli occhi che si liberano evacuando.
Mi ripeto di non dare troppa importanza a soldi, carriera e successo però ogni santo giorno che devo far tornare i conti mensili mi maledico per non aver investito ciecamente in quelle strade.
Forse, vattelo mai a immaginare, il mio atteggiamento sinistrorso è solo un alibi da Volpe e Uva.

Occhi liquidi di amarezza.

17.4.08

Soham

Stasera ho meditato a yoga. Come dice la mia insegnate, ho rivolto lo sguardo in dentro anzichè in fuori. E, sorpresa, ho trovato lui a fianco a me.
Niente dubbi, niente paure di costruire, niente solita Anna soprannominata tagliola, la casinista confusa, quella delle grandi storie bruciate.
Solo io e lui e il silenzio.

16.4.08

Flash-present

Però me lo chiedo, come stia TuttoEgo.
Come sorrida a sua figlia quando la tiene in braccio, come guardi la donna che gliel'ha donata, se si chieda mai come sarebbe stata una figlia avuta con me (più bella? più stronza? più ribelle?), se abbia trovato qualcosa che forse non sapeva di volere.

12.4.08

Siva

In questi giorni sono stata in preda a deliri di onnipotenza (sarà colpa delle trasmissioni elettorali che ne sono intrise?).
Ho creato, distrutto e ricreato.

Come dice la mia insegnante di yoga, mi credo Siva, una delle tre divinità della Trimurti induista.
Siva è chiamato il Distruttore: lui porta via, riassorbe i mondi, chiude tutti i cicli vitali. Ma Siva è anche colui che danza e rappresenta l'eterno movimento della natura. Attraverso la danza Siva armonizza la rinascita, il moto e la morte dei corpi celesti.

Ho creato qualcosa in questi 5 mesi, non da sola però ci ho messo del mio come non succedeva da anni. Poi il crollo e la distruzione. Non so se dovevo togliere i veli di Maya, illusione in sanscrito, dai miei e dai suoi occhi, troppo presi da tutta l'intensità che c'è tra noi.
Oppure volevo dimostrare a me stessa che in fondo sono sempre la stessa.
Oppure volevo mostrare il mio potere.

E ora hai voglia a danzare per ricreare.

10.4.08

Tutti dicono...

...Ti Amo.

Due anni e mezzo senza che queste parole uscissero dalla mia bocca.
Nell'ultimo mese è stata una continua guerra psicologica con me stessa, con lui e con i suoi Ti Amo. Avevo attaccato a quelle due parole una serie infinita di significati e pensavo che le avrei pronunciate solo nel momento in cui tutte le condizioni legate a quei significati si fossero avverate.
Tipo:
- T.A. significa che sei l'Uomo Della Mia Vita
- T.A. significa che tu sei l'Uomo Della Mia Vita e io sono pronta per capirlo davvero e per diventare la Donna Della Tua Vita
- T.A. significa che so controllare i miei difetti nello stare insieme a te, che sono pronta per un rapporto di coppia intenso, adulto, alla pari
- T.A. significa che non rimetterò mai in discussione quello che provo per te e tu per me e non asseconderò più i miei istinti distruttivi

Con queste premesse era quantomeno azzardato pensare di tirare fuori quelle parole dal punto della mia gola nel quale si erano conficcate.
Stasera invece mi sono resa conto di una cosa semplice, semplicissima.

Ti Amo non è un punto di arrivo. E' una partenza, l'inizio di un percorso lunghissimo attraverso il quale due persone legano dei significati a quelle abusatissime parole e le colorano insieme come meglio credono.
Forse solo così non suoneranno mediocremente già sentite ogni volta che verranno pronunciate.

3.4.08

Questions

Ognuno di noi nasce pulito. Crescendo poi gli si forma dentro una domanda che probabilmente influenzerà il resto della sua vita.
E non è “una” ma è “La Domanda”. Quella alla quale sono legati tutti i malesseri, le insoddisfazioni e le frustrazioni, quella che guida la ricerca spirituale di ciascuno di noi (per chi la fa), quella alla quale è legato il vuoto di risposte che chiunque faccia un minimo di autocoscienza sente.

Da un po’ di mesi rifletto in merito e mi chiedo quante persone sentono la stessa cosa e quante sono così avanti dall’aver già capito la propria di Domanda. Complice in questa cosa un’amica meravigliosa conosciuta da tanto ma davvero scoperta da poco, che mi ha confidato la sua di Grande Domanda.
A yoga ieri sera ho avuto l’epifania: sono ancora talmente incasinata nel mio piano metacognitivo che la mia Grande Domanda è:

Qual è la mia Grande Domanda?

25.3.08

Mi mancava

Ho un problema. Nuovo, questo.
Da giorni ho la fissazione di essere incinta.

Una cosa da paranoica: sento fitte alle ovaie, mangio molto più del solito, dormo poco, faccio tanta pipì, e tutto questo mi porta a rafforzare l'idiota convinzione di aspettare un bambino. Oppure sento tutto questo perchè la mia mente costringe il mio corpo a darle ragione (o almeno a darle dei contentini).

Notare che nè a livello meccanico, nè chimico, nè fisico, c'è la minima possibilità che sia davvero accaduto.

Le gravidanze isteriche vengono solo ai cani, vero?

14.3.08

Ma quanto cazzo sono stufa di vedere persone che valgono così poco (tendenzialmente uomini) in posizioni che valgono?
Stufa!

27.2.08

Ho voglia di cose da grandi. Di vita vera. Di capire se sarà con lui.

26.2.08

No Need To Argue

Dicono che lo scopo di una discussione o di un dibattito non sia la vittoria, ma il progresso.
Un po' in questi giorni è successo, soprattutto grazie al mio Ragazzino.

Anyway, tre settimane di pausa dal blog. Mi sento un po' a corto di argomenti. Anzi, mi sa che sono solo a corto di consapevolezza. Vivo molto persone e situazioni e questo forse lascia poco spazio alla lucidità e alle considerazioni.

Comunque sono diventata fitness trainer. E come dopo ogni traguardo La Domanda è arrivata puntuale:
E adesso?

1.2.08

Saggezza (non mia)

Casualmente, e non richiesto, mi è arrivato oggi questo consiglio:
"Anna, non iniziare qualcosa che poi non sei in grado di gestire".

Mi conosce bene, la ragazza.

25.1.08

Corollario

Due zingari in casa e il mio intero corredo fotografico sparito per farmi ricredere: non è poi così vero che posso fare a meno di tutto (ma forse di tutti...mah).

23.1.08

Domande, a Como

Quando pensi che in fondo in fondo potresti fare a meno di tutto e tutti, vivi meglio o peggio?

17.1.08

YogaLife

In questi giorni oscillo tra la ferrea volontà operativa e la completa passività verso l'incontenibile ansia che mi assale tutte le notti appena mi sdraio nel letto.
Vivo tra samadhi e bhakti, tra sforzo e abbandono, tra forza precisamente indirizzata e non direzione, tra posture (e azioni) e contro-posture (non azioni).

Quando sono lì che mi rigiro nel letto con la tachicardia e i pensieri più ipocondriaci del mondo penso sia che devo reagire a tutto questo con decisione e razionalità, sia che forse l'unico modo di uscirne è passarci in mezzo lasciando che succeda senza opporre resistenza.

Quando è tutto così estremamente o bianco o nero, è impossibile che la verità stia nel mezzo.
Forse è solo da una parte che non c'entra niente nè col bianco nè col nero nè tantomeno col grigio.

12.1.08

Il senso di vaga impotenza di un giorno di pioggia

Donna con uomo di 6 anni più giovane (e bello, per giunta). Si può fare, però è necessario ricordarsi sempre che è inevitabile:

1. Sentirsi fisicamente inferiore alle sue coetanee
2. Guardarsi allo specchio tutte le mattine con sospetto chiedendosi se anche lui si è accorto delle nuove rughette
3. Sentirsi una VeraDonnaEsperta, col rischio di scadere nella saccenza/finta saggezza, unica consolazione che l'essere così tanto più vecchia ti può dare
4. Eliminare pensieri di futuro/matrimonio/figli dalla tua testa al fine di evitare di porsi "quelle" domande e "quel" problema
5. Ricominciare a vestirsi da ragazzina per evitare l'effetto "sorella maggiore"

10.1.08

Corollario

Quasi tutti cercano la persona giusta ma quanti sono già “la persona giusta”?
Forse finchè non si diventa la “persona giusta” per sè stessi non è giusto che si trovi la “controparte giusta”.
Oppure può succedere che uno è già la persona giusta per sé ma la “persona giusta” non lo è ancora quindi bisogna aspettarla.
No?

Sì...insomma...avete capito.

Love love love

Ma...tra “persone giuste” fila tutto liscio?
Nel senso: niente grossi ostacoli, niente questioni insuperabili, niente crisi che mettono tutto in discussione ogni settimana?
Quindi se queste cose accadono la deduzione deve essere che non si tratta della “persona giusta”?

Eppure in letteratura e sugli schemi i grandi amori sono quelli più complicati e sofferti…ma forse i “grandi amori” non c’entrano con l’essere le “persone giuste”…forse invece l’associazione tra grande amore=grande sofferenza è solo tutta colpa del romanticismo, di Hollywood e dei romanzi d’appendice.

Pareri illuminati in merito?

2.1.08

Sogno borghese

Sono cresciuta con la mia nonna che mi diceva: vedrai che con una laurea...
Gli anni dell'università sono stati un caldo e accogliente nido dove covare la certezza che sarei arrivata (chissà dove poi) cmq più lontana di mio papà.
Ho vissuto i primi anni di lavoro con la sensazione che fossero una rampa di lancio, che la gavetta fosse sacrosanta ma che tutto un giorno sarebbe cambiato.

Ora voglio il mio sogno borghese. Lo rivoglio.
Non ho scelto io di farmi inculcare aspettative irraggiungibili!

Succede a tutte le generazioni forse?
O solo la mia è così fortunella da vivere in una condizione peggiore di quella dei propri padri e madri?

Parole: Subsonica - Gente Tranquilla

C’è sangue dentro il video,
Lampeggianti, è un fatto serio.
Gente tranquilla dicono
Riversa dentro un rosso fradicio.
Cronaca incomprensibile
Di lame e di follia inspiegabile.
Buona famiglia giurano
Travolti da una notte che non vuole finire.
L’intransigenza, l’intolleranza,
Servite a tavola son pugni sul cuore
Di chi ti ascolta e poi soffoca in silenzio
Vite represse incorniciate d’onore.
A porte chiuse l’incubo
Domestico imprevisto è gelido.
Gente tranquilla giurano
Gente che chiedeva dove andremo a finire.
Siete passati di qui in