22.12.06

Decision making

Che poi non è che le grandi decisioni vengano prese a tavolino. Non è che uno si siede e pensa: adesso decido cosa fare della mia vita, adesso decido se sposare quella lì. Uno decide mentre guida tornando a casa, mentre fa la doccia, mentre è in coda per prelevare al bancomat.

La vita accade e si decide, più o meno consapevolemente, negli spiragli, nei ritagli di tempo, nelle finestre di attenzione.
No...non è che abbia deciso qualcosa....ma se accadrà probabilmente lo farò in doccia. Mi piace l'idea.

10.12.06

L'arroganza di sognare

Ma qualcuno per caso mi ha detto che il sognare qualcosa ti dà un qualche diritto di prelazione sull'oggetto di desiderio?
Nel senso: canzoni e film e spot e aforismi a dire che bisogna sognare, che senza sognare siamo mezzi individui, che sognare è la strada per la felicità e la realizzazione. Peccato che sognare non riservi nessun diritto o garanzia di avveramento.
Quindi, questo mio senso di delusione, questa mia sensazione di aver ricevuto qualcosa che in realtà non volevo, mentre non c'è traccia di quello che ho sognato finora per la mia vita, come un bambino che a Natale riceve l'imitazione da discount del gioco di marca ma forse neanche quella, dicevo questa sensazione di "aver diritto a" è assolutamente fuori luogo.

Toglierselo dalla testa: sognare qualcosa non dà nessuna garanzia di averlo.

2.12.06

Invertire il senso di marcia

Mi sento orfana del mio destino. Eccome se lo sono.
Mesi fa io e l'altra persona siamo stati così forti da forzare i nostri destini che erano stati abbastanza chiaramente indicati da coincidenze inequivocabili.

Fa un po' ridere ma credo che il navigatore satellitare sia una buona metafora per la mia concezione di destino! Qualcosa, qualcuno, le coincidenze, ci indicano la strada per arrivare alla destinazione desiderata ma ciascuno è libero di non seguire le indicazioni.Da mesi ho l'impressione che il navigatore del mio destino stia ricalcolando la strada.
Di certo io ho invertito il senso di marcia.

16.11.06

Coincidence

Basta. Ho capito, non c'era bisogno di scatenare tutte quelle coincidenze.
Pensavo di esserne fuori, di averla passata liscia, di essere stata indultata pure io. Invece no carina, niente sconti. Ogni volta che mi prendo per il culo vengo presa a sberleffi dalle coincidenze.

Ogni cosa che appartiene alla natura ha un suo tempo, deciso sulla base di chissà quale criterio ma assolutamente giusto e sensato.
Le ferite guariscono bene anche da sole, ma coi loro tempi.

14.11.06

Waves

Dagli spiragli di consapevolezza delle ultime settimane, striscia fuori un'idea per niente motivante: tutto quello che sono ad oggi mi è in qualche modo caduto addosso.

Come se non bastasse la casualità genetica del nascere/nonnascere, nasceresano/nasceremalato, capellimarrone/biondi, timido/estroverso, intelligente/stupido, ecc.

Come se fosse bello vantarsi del non aver mai realmente scelto in un sottoinsieme infinito o perlomeno abbastanza grande ma tra due o tre opzioni preselezionate.

Come se si potesse dire di essere qualcosa quando in realtà non lo si è mai deciso.

Parole: Alessandro Baricco - Novecento

Io sono nato su questa nave. E qui il mondo passava, ma a duemila persone per volta. E di desideri ce n'erano anche qui, ma non più di quelli che ci potevano stare tra una prua e una poppa. Suonavi la tua felicità, su una tastiera che non era infinita.
Io ho imparato così. La terra, quella è una nave troppo grande per me.
E' un viaggio troppo lungo. E' una donna troppo bella. E' un profumo troppo forte. E' una musica che non so suonare. Perdonatemi. Ma io non scenderò. Lasciatemi tornare indietro ...
Niente da fare.
Non si riesce a vivere da quasi due settimane a questa parte.
Rincorrere, strafare, crollare di sonno, arrivare in qualche modo alla maledetta scadenza sì, ma di vita quasi nessuna traccia.

22.10.06

Heaven out of hell

E' troppo facile essere felici quando tutto va bene.
Ci vuole coraggio per essere felici nella frustrazione e nelle difficoltà. Un coraggio che mi manca completamente e che forse il Giovane Virgulto mi sta mostrando e un po' trasferendo in piccolissime quantità per una qualche osmosi.
E' così banale dire...uff mi dà persino fastidio scrivere "la felicità non viene da fuori" ma è così, tutta questione di coraggio.

PS: e la canzone la metto tutta perchè merita.

Parole: Elisa - Heaven out of Hell


So are you turning around your mind
do you think the sun won't shine this time
are you breathing only half of the air
are you giving only half of a chance
Don't you wanna shake because you love
cry because you care
feel 'cause you're alive
sleep because you're tired

make heaven, heaven out of hell now...

Are you locked up in you counting the days
oh how long untill you have your freedom
just shake because you love
cry because you care
feel 'cause you're alive
sleep because you're tired
shake because you love
bleed 'cause you got hurt
die because you lived

make heaven, heaven out of hell now...

are you still turning around the same thing
are you still trying that way
are you still praying the same prayers
are you still waiting for that same day to come

climbing the same mountain
you're not getting higher
you're running after yourself
can't let go
hiding in that place you don't wanna be
you push happiness so far away
but it comes back
to give you all that you've given before
to love you the way that you do, like a mirror
look in the air 'n catch that boomerang
can't fall anywhere else but in your own

13.10.06

Shanti

Perla di saggezza yogica:

l'equilibrio non si raggiunge attraverso la rigidità, l'equilibrio è movimento, dinamicità che si autoregola per mantenere una stabilità più generale

10.10.06

E.R.

Ci vorrebbe il pronto soccorso dell'anima.
Capita la sera in cui ti senti sola, disperata, senza speranze e allora sarebbe bello che ti portassero in ambulanza con le sirene spiegate, ti ricoverassero di urgenza e ti prenderessero tutti i valori del caso.
"Autostima 2 su 80, amore 1 su 10.000, la stiamo perdendo! Fategli subito un'iniezione di 350cc di fiducia e 500cc di empatia!".
Sarebbe bello, no? e rassicurante.

Se ne avrei bisogno stasera. I miei occhi non erano così malconci dai tempi di TuttoEgo.

4.10.06

Ere geologiche

Il tempismo, anzi timing come dico in ufficio, è tutto. Il timing della mia vita è stato tutto sballato.

Mentre le mie amiche vivevano la loro adolescenza alcolica e casinara, io ero fidanzatissima seriamentissimo con una bella maschera da brava ragazza già arrivata chissadove.

Mentre le mie amiche uscivano dall'adolescenza, io iniziavo anacronisticamente a viverla, senza le mie amiche. Per fortuna c'era ancora tanta gente che non ne era ancora uscita.

Mentre le mie amiche lavoravano duro uscite dall'università facendosi sfruttare in nome di ambiziosi progetti gelosamente custoditi, io trovavo un lavoro abbastanza stabile e abbastanza soddisfacente.
Mentre loro adesso possono rilassarsi perchè hanno raggiunto quel tanto o poco che volevano, io ancora non ho capito dove sono, che faccio e soprattutto perchè e sono ancora in corsa anche su quello.

Mentre io iniziavo la mia convivenza, le mie amiche si erano sistemate in maniera molto più definitiva della mia e prolificavano serenamente.

Ho come la sensazione di aver sempre forzato le cose, di non essere mai stata capace di prendere una strada e seguirla, subirla forse. Ogni sei mesi un cambiamento, ogni pensiero la voglia di rimettere tutto in discussione.
Ora sono stanca però.

Parole: E adesso so che bisogna alzare le vele
e prendere i venti del destino, ovunque spingano la barca. Dare un senso alla vita può condurre alla follia
ma una vita senza senso è la tortura dell'irrequietudine
e del vano desiderio.

E.L.Masters

29.9.06

Cry me a river

Quando una piange davanti a Sex and the City probabilmente da qualche parte avrebbe qualcosa per cui piangere dentro se stessa ma non se n'era accorta prima.
(scusante: è la puntata in cui Carrie parte per Parigi)

Sprofondo in me come non succedeva da tempo.
Forse grazie alla PsicoDonna e allo yoga però ora lo faccio in un modo diverso.

12.9.06

Espana

Mi mancherai tanto sorellina ma sono felice per te perchè questa esperienza non potrà farti che bene.

Sii felice. In fondo a volte basta solo avere il coraggio di esserlo (da che pulpito!).

Buon viaggio.

4.9.06

Aida

Arena di Verona 27 agosto

quelli che...si fanno beccare a fare le foto con una reflex analogica e vengono cazziati perchè non si possono fare foto "con quelle macchine lì" e ti giri e c'è un muro di digitali compatte spara_flashanti che ti sfotte nel buio

quelli che...ma Ramades non sembra Maradona?

quelli che...comprano tutto quello che si può comprare: programma della stagione, cartoline ricordo, acqua tonica dagli ambulanti-urlanti, locandina dell'evento, libretto, cartoline ricordo, CD ricordo

quelli che...passano due atti su quattro con cellulare acceso rivolto verso il palco facendo sentire (??) agli amici a casa una pessima diretta, un atto fanno foto con le usa e getta dotate di irritante rotella di scorrimento pellicola, il quarto atto leggono il libretto con una fastidiosa luce neon blu ed escono 5 minuti prima della fila come allo stadio per evitare la coda

quelle che...lavorano all'Arena e non sanno distinguere una digitale supercompatta spara_flashante da una silenziosa e discreta reflex e poi gli squilla il cellulare nel mezzo del silenzio del quarto atto


Celeste Aida, forma divina,
mistico serto di luce e fior;
del mio pensiero tu sei regina,
tu di mia vita sei lo splendor.
Il tuo bel cielo vorrei ridarti,
le dolci brezze del patrio suol;
un regal serto sul crin posarti,
ergerti un trono vicino al sol.

31.8.06

Movies

In certi film è così lampante quando il protagonista sta facendo una cazzata che chiunque se ne accorge, soprattutto se è un tipico film americano, l'eterna lotta tra il bene e il male...

Ci sono dei momenti in cui mi chiedo se c'è qualcuno che mi sta guardando chiedendosi come posso io non accorgermi della stupidità delle scelte che ho fatto e che sto facendo.
Potrebbe essere qualcuno di voi che leggete. Se così fosse, mi avvisate prima della prossima idiozia per favore? Grazie.

29.8.06

Lasciati

Giovane Virgulto:
"Lasciati amare"

Non so mica se sono capace.

23.8.06

Incantesimi

Stasera ho visto un film molto carino, e molto sottovalutato - American Dreamz.
In una scena Hugh Grant protagonista parla di un altro personaggio che è innamorato di una ragazza ma per l'idea che ha di lei, e neanche gli importa di sapere se quell'idea è la realtà oppure no. Per questo motivo, quindi, lui si merita che lei lo prenda per il culo.
Questa cosa è illuminante. Se ti vuoi prendere per il culo fallo, se vuoi credere che il tuo rapporto è perfetto, se vuoi credere che l'altro è l'uomo della tua vita, che il lavoro che fai è l'unico possibile, è lecito. Ma non rompere i cog***ni se poi la verità si contorce e scalpita finchè non fa crollare tutti gli incantesimi.

E' così. E basta vittimismo.
Sono stufa di sentire sensi di colpa
e perchè TuttoEgo non riusciva nemmeno a concepire il pensiero che non fossimo perfetti insieme
e perchè il Piccolo Principe mi ha detto per mesi che a lui andava bene riceve quasi niente e aspettare il tutto non si sa fino a quando
e perchè il Giovane Virgulto vive nella convinzione che lui mi possa bastare.

Cazzi loro. Cazzi da adulti da un pezzo.

Per quanto mi riguarda devo solo trovare il modo di togliere i filtri che uso da mesi per mascherare una realtà veramente misera e che cerco di far passare come invece dignitosamente rassicurante.

Parole: Baricco - Questa Storia (ancora)
- Non sono sicuro di aver capito - disse.
Elizaveta Seller lo guardò come avrebbe potuto guardare una pozza di vomito nella hall di un albergo a cinque stelle.
- Ho detto che lei ritirerà su questo circuito, identico a com'era, e lo farà in tre mesi, dovesse essere l'ultima cosa che fa -
A Strauss, l'investigatore, scappò come un gridolino. Da tempo aveva perso contatto con certi suoi sogni di giovinezza e ormai non gli risultava che vivere fosse qualcosa di diverso da un decoroso limitare i danni.
Il piglio della miliardaria russa gli resuscitò qualcosa dentro per cui non aveva nemmeno più nomi. Probabilmente quella sera si sarebbe ubriacato e avrebbe detto alla signora McGovern che aveva un culo da far impazzire.

18.8.06

Succede che

Ogni volta che risento/rivedo un ex, qualcuno che ha avuto una storia più o meno lunga con me, ho come la netta sensazioni di avergli fatto un favore a distruggere quello che c'era tra noi.
Sono tutti sereni, stanno insieme a ragazze tranquille di cui sono innamorati e con le quali stanno bene. Sereni. Vanno avanti, crescono, cambiano, gli basta qualche mese con me per capire che tipo di relazione non vogliono e li fa stare male?
E' ovvio che il problema sono io.

E tutte le volte si verifica un dialogo-tipo:
io: "allora? come stai? ti trovo bene!"
ex: "sì tutto bene grazie..."
io: "sei fidanzato allora? tutto ok?"
ex: "sì, sto bene, sono felice, ho trovato la persona che va bene per me. e tu?"
io: "io...solito, sì vedo qualcuno ma insomma...anche il lavoro un po' così...e poi sono tornata dai miei..."
A questo punto si mira entrambi a cambiare discorso prima possibile.

Brucio le persone e le storie.
Creo relazioni che partono molto intense, e poi non lascio tracce o forse le lascio ma in negativo, della serie -ho capito che il fuoco affascina ma fa male e alla fine stanca, mi serve altro per essere felice-.

Quando tutti i miei amici saranno felici sposati con figli e io sarò ancora lì, come un'idiota ancora presa in relazioni-cazzate pseudo-adolescenziali, storie squilibrate e senza nessun senso con persone che non c'entrano niente con me, a fare scenate idiote da insicura-rompicoglioni-super-esigente, a cercare di far fare all'altro tutto come e quando voglio io e sarò sola come un cane, altro che PsicoDonna mi servirà.

16.8.06

Woman in chains

Attacco di solitudine devastante, pianto a dirotto in macchina sotto la pioggia, malinconia canaglia apppalla e disperato bisogno di un abbraccio consolatorio, di rassicurazioni che le cose miglioreranno, che io cambierò, che un giorno saprò essere serena.
E maledetto agosto non c'è nè un amico, un'amica, neanche mia madre che in questi casi riesce persino ad esercitare bene il suo ruolo. E la PsicoDonna fino a settembre latita.

Almeno fossi dotata di senso dell'umorismo, della capacità di non prendermi sempre sul serio, di leggerezza di vivere.

14.8.06

Ego Solving

Usando una bella espressione suggerita da una cara amica, posso dire con certezza di non essere "risolta".
Come tanti, tutti anzi, cerco qualcuno, ma forse è arrivato il momento di smettere di cercare la persona che mi risolverà come fossi un cubo di Rubik perchè, semplicemente, non esiste. E anche se esistesse, sarebbe troppo facile e troppo uno schifo karmico così.

Parole: Francesco Alberoni - Corriere della Sera
Il sesso è leggero, l'amore è pesante. Ma, su due piatti della bilancia, è quello leggero che trabocca. Quel "nulla", quel piacere leggero lacera, distrugge l'altro. Sì, la gente non fa che parlare d'amore, dice di cercarlo, forse lo cerca continuamente ma con quanta leggerezza lo tratta, con quanta leggerezza lo distrugge.

13.8.06

Arbeit macht frei

Sai quando torni dalle vacanze e per qualche giorno ti rimane ancora addosso quella leggera patina di nuovo, di forme mentali diverse, di liberazione da tutte quelle piccolezze e mediocrità che tutti noi siamo costretti a subire ogni giorno sul lavoro?
Poi in un attimo, una frase, una battuta, ti si attacca ad un piede come un incudine e ti ritrascina immediatamente nella fangosa pesantezza dell'amara litania delle solite cose.

PS: Sono veramente stufa di lavorare in un posto dove essere laureati è solo un peso e qualcosa che viene continuamente rinfacciato. E' brutto dirlo ma è difficile lavorare serenamente dove ci sono persone laureate e non: i non laureati solitamente hanno un complesso di inferiorità che sfogano cercando di dimostrare che una laurea non serve a un cazzo mentre i laureati ovviamente fanno di tutto per dimostrare il contrario.

Storie

Può essere considerato affetto/cotta/inizio di relazione quando la persona in questione ti sorprende solo perchè tu non gli hai dato la minima fiducia e sei partita con il minimo storico delle aspettative possibili?

Tanto stufa di essere me stessa, vorrei tanto provare un io altrui. Tanto per.

9.8.06

Alle solite

Raffreddore (grazie Tirrenia per lasciare sempre noi passeggeri a 15 gradi costanti tutelandoci dall'invecchiamenti precoce), mal di gola ma ciliegina sulla torta: cistite con tanto di notte in bianco, febbre, pronto soccorso, ecc.

Bel ritorno davvero.

19.7.06

E invece

Strano come a volte basti poco a sentirsi disperatamente soli, tipo un cellulare che non riesci a ricaricare nonostante i 3 bancomat provati.
E, guarda il caso, stasera sarebbe proprio la serata perfetta per mandare certi sms pesanti, di quelli che scuotono come aghi. Quelli che in qualche modo volevi ricevere/inviare prima o poi ma coi quali non sai del tutto fare i conti quando arrivano davvero.
A volte in queste settimane mi è sembrato tutto facile.

Eppure non dovrei. Eppure il lavoro meglio. Eppure il Giovane Virgulto mi sorprende, e ce ne vuole. Eppure la PsicoDonna da mesi. Eppure non piango da un sacco di tempo. Eppure le vacanze alle porte (meno 3 gg).

17.7.06

Parole come macigni

e se ti chiamo amore tu non ridere
se ti chiamo amore

Giorgia - E poi

11.7.06

Distanze impossibili

La PsicoDonna oggi mi ha detto che un mese di ferie scoordinate tra me e il GiovaneVirgulto farà un gran bene.
Mi fa quasi tenerezza questa donna di circa mezza età. Ingenua, lei che arriva da un'epoca lenta dove esisteva ancora il concetto di lontananza.

E' così romantico pensare a 4 settimane di silenzio dove entrambi si passa il tempo a contare i giorni che mancano al rivedersi, a immaginare, sì immaginare e non sapere per certo in ogni secondo, cosa stia facendo l'altra/o lontano, fare una telefonata ogni tanto coi gettoni o le obsolete schede telefoniche da cabine che puzzano di pipì di cane e mozziconi umidicci.

Altri tempi, ovvero altra epoca ma anche altra velocità di passaggio tra le diverse fasi di una relazione.
Altri sospiri.
Altro lentissimo romanticismo.

6.7.06

Coerenza

Il post precedente a questo è esattamente l'opposto del post "Ricominciamo", che frase cacofonica, e me ne sono resa conto solo adesso rileggendo.

Brutto, bruttissimo segno.

5.7.06

Succede questo: passi del tempo con qualcuno di nuovo e ogni tema, ogni argomento è una prova: genere di film preferito, politica, cucina etnica, sport preferiti, gruppi musicali.
Nelle storia precedenti, a pensarci adesso, c'è sempre stato un momento in cui entro in un tunnel. Semplicemente smetto di giudicare, diventa tutto buio e va bene così. Qualsiasi risposta va bene.
Mi innamoro. E quando succede di solito metto in moto quel meccanismo di sospensione dell'incredulità come quando guardi un film e non pensi costantemente che è una finzione. Ovvero vedi delle cose che non vanno ma semplicemente sono vuote, leggere, ininfluenti perchè tanto c'è la botta emotiva.
Stavolta no. Ho deciso di abolire la fase di innamoramento. L'intensità emotiva è fuorviante e non voglio farmi fregare di nuovo. Non è cinismo o mancanza di romanticismo (e cmq tendenzialmente il romanticismo è distruttivo), è farsi furbi.
Forse questo è un buon segno, no?

Pausa tricolore

Non ce n'è. La Nazionale è la Nazionale, e non solo quando vince così. Sono una fanatica degli azzurri e il calcio non è il mio sport preferito.

Tra le tante cose viste nel delirio di stasera un cartello su tutto:

Vendichiamo l'orso bruno!


Berlin! Berlin! WIR fahren nach Berlin...

3.7.06

Ricominciamo

Paturnie da inizio storia:

_tumipiaci sì ma tudipiù
_superamento costante della dose massima giornaliera raccomandata di sms inviati
_dubbi sulle nuove regole delle relazioni che saranno sicuramente cambiate negli ultimi 3 anni
_tucosacerchi perchè iocercostoriaseria
_e scoprirsi poco per volta, e ripere lo stesso ciclo, le stesse frasi, le stesse tappe, lo stesso repertorio
_chissà, perchè stavolta dovrebbe andare diversamente, e se io non mi innamoro, e se invece lui sì, e perchè se parla di andare a sciare insieme quest'inverno mi viene l'ansia, e perchè fare sesso è così bello anche se lui non c'entra quasi niente con la mia checklist, e se rovino tutto di nuovo, e se adesso dice una cosa che è fondamentale nella sua vita e che io invece schifo

Stop. Sentire, niente pensare ora.

Audio: Giorgia - Tra il dire e il fare
e il tempo si fermerà
tra te e me
tra dire e fare
tra miele e sale
resto a sentire
i tuoi pensieri per me
che fanno rumore
e tu lasciami fare
a me basta restare un po'
un po' di tempo a parlare insieme a te

Switch

Niente scorciatoie, niente facili ricette, niente sconti, niente sorvoli rapidi. Bisogna sguazzarci, non c'è niente da fare. Starci a mollo finchè la pelle non fa le rughette. A un certo punto semplicemente scatta qualcosa. Tlack. Anzi "Fran!" per fan baricchiani.
Le cose switchano e semplicemente cambia il segno davanti a tutto quello che accade.
Sto bene. O almeno credo.

Audio: Alanis Morrissette - Out is Through

Every time I'm confused
I think there must be easier ways
Every time our horns are locked on towel throwing
Every time we're at a loss, we've bolted from difficulty
Anytime we're still made of final bowing
My tendency to want to hide away feels easier and
The immediacy is picturing another place comforting to go
The only way out is through

29.6.06

Cosa vogliono le donne, anzi io

La donna con l'ormone scalpitante soffre.
Vorrebbe fare come un uomo, abdicare il cervello in favore dei propri organi genitali, smettere di pensare, progettare, giochicchiare, girarci intorno e solo sentire ma non può o almeno non esplicitamente.
L'uomo con l'ormone scalpitante si butta, lo dichiara e non ha conseguenze tranne quella di far pensare che in fondo è proprio solo un uomo.
Io no.

Audio: Velvet - Nuovi Stimoli
Vorrei correre da te
Ma non riesco neanche
A iniziare
A pensare
A provare
A tentare
Vorrei solamente
Poter respirare

Non credevo toccasse a me
Riscuoti l'assicurazione
La vita
È uno sport
Sanguinoso
E io sono
Davvero
Ridotto male

E allora

Spingimi - nuovi stimoli
Tirami - nuovi stimoli
insegnami nuovi stimoli
Leccami - nuovi stimoli
Graffiami - nuovi stimoli
Regalami nuovi stimoli

27.6.06

Cruccolandia2 - Ritorno

A Monaco il mare c'è ma non si vede. Però si sente così tanto che la gente a MarienPlatz si mette la crema solare mentre sta seduta a bersi il mezzo di Augustiner.

A Monaco ho mangiato bretzle bevendo litri di birra dalle 11 del mattino a oltranza, anche perchè se chiedi acqua c'è solo quella del rubinetto che sa di grigio.

A Monaco ho tifato Germania in Germania-Svezia urlando "Wir fahren nach Berlin!".

A Monaco ho pensato al sesso, alle relazioni basate sul sesso, alle relazioni senza sesso, al sesso senza relazioni, alle grandi attrazioni sessuali sfogate dopo 6 anni a pensare a come sarebbe.

Ho pensato a me ma ho cmq speso 50 euro di cell in 4gg. Brutto, bruttissimo segno.

22.6.06

Cruccolandia


Si parte di nuovo. Tutt'altro genere di viaggio però.
Tanti bretzel, italiani festanti per un passaggio agli ottavi, ri-incontro con vecchia fiamma erasmus dopo ben 3 anni.
A me piacciono i tedeschi. Tutti i migliori amici dell'erasmus erano crucchi.
Se non lo sapete loro ci chiamano spaghetti-fresser, ovvero divora spaghetti, ma la loro è adorazione.

Bis bald.

20.6.06

No surprises

Bello pensare di conoscere a memoria le persone e poi invece no.
Pensare di aver capito tutto di qualcuno e l'arroganza di darlo per scontato o per banale e invece no.
La capacità di stupire e farsi stupire vanno nel mio elenco delle cose necessarie alla felicità.

19.6.06

Stop.Dimentica.

Ricordare tutto in ogni momento crea schizofrenia. Nonostante io sia completamente distaccata da certe persone e relazioni, sono cmq circondata da ricordi, sul cell, nel pc, nei luoghi, nelle persone, negli oggetti, ed è abbastanza inevitabile.
Ma avere tutto "in cache", per intenderci, costantemente, fa male credo.
Il problema della frenesia è anche quello di dover tenere a mente, tenere insieme tutto, non lasciar andare niente.
Dimenticare fa bene, forse.

Però è difficile capire il confine e le competenze del ricordare, dimenticare, perdonare, ricominciare.
_perdona e dimenticherai
oppure
_dimentica e perdonerai
oppure
_perdona e ricomincerai
oppure
_ricorda e imparerai

Proprio non so.

Audio: Elisa - Una poesia anche per te

Perdona e dimenticherai
per quanto possa fare male in fondo sai
che sei ancora qui
e dare tutto e dare tanto quanto il tempo in cui il tuo segno rimarrà
questo nodo lo sciolga il sole come sa fare con la neve

18.6.06

Luce

17.6.06

Così com'è

Bicchiere di vino con Paride, nome importante per un'altra persona speciale che ha attraversato la mia vita senza indugiarci troppo, ovviamente per colpa mia.
Pensavo che le storie, le mie almeno, si possono classificare nelle seguenti categorie:

_Grandi Amori, duraturi, progettuali, inizio molto romantico, fine devastante, tanti ricordi rinchiusi in scatole con sopra l'iniziale del nome. Poco parlare, tanto sentire. Impossibile l'amicizia, dopo.

_PsicoStorie, cose complicatissime nei quali ci si va a ficcare per un misto di masochismo e voglia di sfida, lo psicodramma a due con tanto di vicendevole massacro e analisi reciproca costante. Tanto parlare, poco sentire. La fine una liberazione.

_SoloFisico, inspiegabili attrazioni feromoniche che rafforzano il fisico (tanto sesso di solito), l'autostima e la vanità reciproca. Fine rapida, indolore e inevitabile.

_Storie Mai Iniziate e Mai Finite, scintille che si sono accese casualmente e per questo motivo speciali, cenni di felicità, sentore di potenzialità ma abbandono per futili motivi (sono appena uscita/o da una storia importante/tu sei troppo complicata), tanti dubbi sul come sarebbe andata se. Non essendo mai iniziata non si può dire che sia finita quindi aperitivo ogni tanto, mail ed sms a compleanni e ricorrenze nella speranza che l'altro sia nel tuo stesso stato, fidanzata/o o single/o a seconda, e in questo secondo caso pensare a un possibile reprise.

Questo era il caso ma gli stati non concordano, e di questo sono veramente felice per lui.

Audio: Life goes on - Elisa

Life goes on
Here and beyond that horizon
It goes on and it changes
And it changes you too

15.6.06

Sentimenti sparsi

invidia, per chi ci crede, per chi crede, si sposa in chiesa senza ipocrisia, si prende qualcuno con cui non ha mai diviso un bagno per più di 15gg in vacanza

entusiasmo (e ancora invidia) per l'ingenuità di chi non si è mai preso la botta di averci creduto nell'anima e aver perso tutto, per chi ha ancora intatta l'illusione del "per-sempre-ugualmente-stupendo"

stanchezza, troppa gente per casa, la privacy già compromessa dall'essere tornata dai miei del tutto abolita, il mio senso di ordine e pulizia calpestato senza ombra di pentimento

scazzo, ennesimo trasporto di cose dalla mia casa a quella dei miei, il peso di dover ancora decidere, e da sola, cosa è mio e cosa è suo, definitivamente

sorpresa, il mio ex ha un gatto che quando sono entrata si stava facendo le unghie sul mio tappeto sardo fatto a mano e tramandato da generazioni...non andava d'accordo con me figuriamoci con un gatto, e pure femmina

riconoscenza, per le dimostrazioni di amicizia che sto ricevendo, e quasi senza aver fatto molto per guadagnarmele

sollievo-misto-malinconia, ho finito di finire relazioni ieri sera e sto cercando di riguadagnare la dignità verso me stessa, per esempio smettendo di elemosinare attenzioni da chi ha messo un muro, deciso su motivi inadeguati ma cmq troppo sentito perchè io continui a provare ad abbatterlo a carezze e testate

delusione, sì, perchè ho un sacco di aspettative cazzo e ho anche la paura che andando avanti queste diventeranno sempre più grandi e ansiogene e schiacceranno la mia capacità di giudizio lucido e la persona che le subirà

Audio: KT Tunstall - Other side of the world

Over the sea and far away
She's waiting like an iceberg
Waiting to change
But she's cold inside
She wants to be like
The water

13.6.06

Sa famizza

Non so se ce la posso fare....da qui a domenica devo sopravvivere a:

- 1 settimana con svariati parenti sardi in trasferta nel continente (da stasera a casa mia dormiamo in 8)
- il primo matrimonio della seconda generazione della mia famiglia (ovvero la mia, di tre cugine coetanee solo una ce l'ha fatta finora, ed è l'unica che non ha mai convissuto...sarà un segno??)
- ri-incontri di parenti divisi da ancestrali antipatie se non odiveriepropri, spero opportunamente distribuiti nei numerosissimi tavoli
- la terribile confessione a mia nonna che scesa dall'aereo ha chiesto di vedere la mia casa nuova e il mio (adesso ex) convivente....non ho ancora avuto il coraggio, vigliacca
- balli e canti sardi (sposa) e pugliesi (sposo). C'è qualcosa di peggio di un'unione tra queste due etnie????

H-E-L-P

12.6.06

Nobody's Home

Mia madre dice che vivo col freno a mano tirato. Un caro amico dice che invece vado in folle.

Nelle canzoni trovo sempre parole migliori delle mie. Se sono parole di Avril Lavigne dovrei preoccuparmi?

Audio: Avril Lavigne - Nobody's Home

What's wrong, what's wrong now?
Too many, too many problems.
Don't know where she belongs, where she belongs.
She wants to go home, but nobody's home.
It's where she lies, broken inside.
With no place to go, no place to go to dry her eyes.
Broken inside.

11.6.06

Un paio di pensieri veloci

1. Da qualche giorno a questa parte quando mi sveglio penso: e se morissi oggi? Fare queste cose non ti cambia la vita, non ti insegna a vivere in maniera diversa e a non dare per scontato quasi tutto però, di sicuro, le risposte che tutti i giorni in qualche modo mi do mi danno informazioni preziose (ovviamente dopo le prime solite e inevitabili banalità)

2. Sono stufa di dirmi: "sono stufa di essere così!". Sono stufa di dirmi che dovrei essere motivata a fare qualcosa, coltivare i miei sogni, ecc. Sono stufa di lamentarmi, di essere grigia, di non riuscire a mettere il cuore in niente di quello che vivo, da mesi.
Prima, però, a trovarlo il cuore, o quello che ne è rimasto. A questo proposito, c'era un video bellissimo di "Another chance" campionata da un pezzo dei Toto. Una ragazza andava in giro per una città americana col suo enorme e ingombrante cuore che a furia di essere ignorato diventava piccolo piccolo.
Ecco mi sento così, il cuore atrofizzato.

8.6.06



Ciao Raja.
Ottobre 1997 - Giugno 2006

7.6.06

Stasera vita vera. Di Provincia. Una serata in un teatro che celebra un coro gospel di 40 ragazzi guidati da un piccolo e magico professore di musica al quale la definizione del ruolo di insegnante sta veramente stretta.
Un uomo che ha pensato 10 anni fa di mettere su un gruppetto di ragazzi ai quali piaceva cantare e che stasera ho visto ballare come un pazzo mentre dirigeva ragazzi tra i 20 e 35 anni che credo di molte cose potrebbero aver bisogno ma non di farsi di qualcosa.

Piccoli eroi. Persone che brillano nel grigiume e nell'appiattimento di anime che mi circonda e che io stessa produco. Persone a colori.

Sono grata a queste persone perchè quando mi sono seduta ero rigida, impostata, arrivata stressata e scazzata come sono al 90% del tempo, e quando la serata è finita stavo in piedi a ballare e cantare Oh Happy Days in un tripudio di gente in festa. E la maggior parte delle persone è cmq rimasta rigida.

Siamo così abituati a chiudere i nostri cuori in una bella scatoletta nascosta che vedere persone che te lo sbandierano in faccia e ne fanno lo strumento principale con cui cantare e fare spettacolo ci imbarazza. E' merdosamente triste ma è così.


PS: la PSicoDonna stasera mi ha detto che le mie azioni allucinanti degli ultimi 5 giorni derivano da manie di onnipotenza. Certo, un sacco di gente famosa le aveva, che consolazione, ma le avevano anche milioni di sfigati di cui nessuno sa niente. Sono al patetico.

Somedoby to love

Can anybody find me somebody to love?
Each morning I get up I die a little
Can barely stand on my feet
Take a look in the mirror and cry
Lord what you're doing to me
I have spent all my years in believing you
But I just can't get no relief, Lord!
Somebody, somebody
Can anybody find me somebody to love?

I work hard every day of my life
I work till I ache my bones
At the end I take home my hard earned pay all on my own -
I get down on my knees
And I start to pray
Till the tears run down from my eyes
Lord - somebody - somebody
Can anybody find me - somebody to love?

(He works hard)

Everyday - I try and I try and I try -
But everybody wants to put me down
They say I'm goin' crazy
They say I got a lot of water in my brain
Got no common sense
I got nobody left to believe
Yeah - yeah yeah yeah

Oh Lord
Somebody - somebody
Can anybody find me somebody to love?

Got no feel, I got no rhythm
I just keep losing my beat
I'm ok, I'm alright
Ain't gonna face no defeat
I just gotta get out of this prison cell
Someday I'm gonna be free, Lord!

Find me somebody to love
Can anybody find me somebody to love?


A Carlo e ai suoi 40 ragazzi del goro gospel che stasera hanno donato un po' di colore alla mia anima. E a mia sorella perchè mi ha invitato a una piccola serata magica.
PS: di questa canzone consiglio anche la versione di G. Michael a Wembley coi Queen al tributo a Freddy.

3.6.06

Riappropriazione (in)debita 3: luoghi

Lo spazio è semiotico, simbolico. Si può addensare una vita, o una storia, in pochi metri cubi.
Ecco perchè, insieme alle altre cose di cui sono già quasi riuscita a riappropriarmi (oggetti e canzoni), lo spazio è più difficile perchè è lo sfondo, il contenitore entro il quale si vivono e ancorano emozioni.

E poi uno spazio è lì, ineluttabile, non è che puoi chiudere un paesaggio o una casa in una scatola e nasconderla.

La mia vacanza in Sardegna è stata un disastro anche per questo motivo. Non si può essere vigliacchi con i luoghi, non si può piegarli ai propri umori, non avrei potuto rendere il cielo meno azzurro o il mare meno limpido solo perchè avrei voluto fossero grigi come la mia anima e avrei voluto che non mi ricordassero almeno 3, abbastanza romantiche, vacanze d'amore.
E la soluzione non la so.
Posso evitare tutti i ristoranti, cinema, locali, strade, paesi interi, paesaggi ben più estesi di me e del mio pur grande dolore? E' giusto che certi spazi rimangano inviolati e diventino per sempre parte del quadro ormai statico che ti rimane di ogni storia o invece è giusto forzare la mano e riprendersi anche quelli?

Certo la casa comprata insieme, vista crescere e aspettata con tanta impazienza per sei mesi, la casa dove tutto è finito ancora prima di iniziare veramente...ecco quella magari no.

Audio: Dimentica - RAF

Era una storia che viveva in bilico
Un sentimento così forte che spesso passa il limite
Dimentica quello che è stato, comunque non ritornerà
Dimentica le mie parole, se puoi perdonaci
Non sempre c'è un lieto fine
Dimentica l'amore e forse anche il dolore passerà
Dimentica il dolore e forse l'amore ti ripagherà

2.6.06

Stasera che sera

Espiazione cattolica o concetto orientale di karma. Molto meglio questo. Almeno in questo caso nessuno cerca di far leva su infantili e subdoli meccanismi come quelli dei sensi di colpa. E poi paradossalmente l'approccio orientale è più pragmatico di quello cattolico: il karma è un dare/avere che varia durante il corso della vita, si può avere la riprova immediata dello stare andando bene o male. La religione cristiana invece, con quella sua idea di ricompensa o punizione post-datate, fa sì che ciascuno se ne vada con un bel dubbio...

Tant'è...cmq la si giri, il mio karma fa veramente schifo.

Stasera:
- 3 bancomat che non funzionano
- 2 pompe di benzina dove non sono riuscita a fare benzina
- 2 ore di coda in macchina da sola per fare 70 km
- non mi fanno entrare al Rolling Stone dove c'è un concerto non perchè il concerto sia sold-out (anzi il locale è abbastanza vuoto) ma perchè hanno finito i tagliandi SIAE...e hai voglia a piangere e a dire che dopo 2 ore di macchina avevo il diritto di entrare e passare una serata con amici che non vedo da tempo

Sono un po' sorpresa di tanta negatività. In questi giorni il mio sforzo è stato di concentrarmi sui bisogni delle persone che mi stanno accanto (oddio, non tutte e non sempre), di ascoltare, di dare anzichè aspettarsi di ricevere. Magari è lì che ho toppato: sebbene in secondo piano, da qualche parte c'era il pensiero di doversi sdebitare per pulirsi la coscienza. Quanto possono essere vili gli essere umani e quanto è labile il confine tra egoismo e altruismo.

E comunque, nonostante questi 6 massacranti mesi di transizione verso la fine di io + TuttoEgo, il disavanzo dev'essere troppo grande ancora.

PS: è ufficiale, soffro d'insonnia

Audio: Afterhours - Quello che non c'è

Arriva l'alba o forse no
a volte ciò che sembra alba non è
ma so che so camminare dritto sull'acqua e su quello che non c'è

Solitudine

E' decisamente triste il momento in cui ti senti bella, un'incredibile e casuale combinazione di capelli mossi giusti ed espressioni naturalmente intense, e non c'è nessuno che ti guarda.

31.5.06

Riappropriazione (in)debita 2: canzoni

(si veda riappropriazione (in)debita 1: oggetti)

E' così, ogni storia si appropria di una o alcune canzoni. E poi ci sono le storie che sono musica. E in quei casi è molto più difficile riappropriarsene.

TuttoEgo e io non abbiamo mai avuto "la nostra canzone". A parte una che, sull'onda di una suggestione di un matrimonio dove i due sposi si squagliavano mentre lui cantava a lei la loro canzone, avevamo scelto a tavolino in caso ci fossimo trovati in una situazione simile. Ed era "Via" di Raf, sebbene lui di andare via, di fughe romantiche, di mollare tutto e ricominciare in un altro posto insieme non ne ha mai neanche voluto sentire parlare (si legga tra le righe nel post precedente). Buffo, me ne accorgo ora che il testo era mio, probabilmente la musica era sua ma quelle parole avevano per me un profondo significato mentre per lui no o forse le vedeva semplicemente applicate a una vacanza.

Con tutti gli enormi difetti e limiti, questa è stata la storia più bella e intensa della mia vita e quand'è così a volte arrivi a perdere il confine tra me e te, tra mio e suo, ma in realtà solo in alcuni rari momenti con una persona così nettamente consapevole dei confini di se stesso come TuttoEgo.
La musica era una di quelle rare occasioni quindi la musica ora fa abbastanza male.

Certo, certi gruppi e certe canzoni le ha conosciute e ascoltate per la prima volta dal mio Ipod in quelle giornate di caldo asfissiante dell'estate torinese del 2003. Però la questione non è legata ai singoli gruppi, ai singoli pezzi, ma a una sensibilità comune, al fatto di ascoltare una canzone per la prima volta e sentire cosa l'altro/a sente in proposito.
In fondo quindi dovrebbe essere relativamente semplice riappropriarmi delle mie canzoni in primo luogo, poi della mia sensibilità verso la musica, e infine anche di quello che lui mi ha dato in musica.

E' così. E' parte della valigia di cose che mi resta di lui.
Certo, "Via" di Raf non l'ascolterò mai più se non in masochistici momenti di ultra-depressione. Anzi fammela togliere dall'ipod, non si sa mai...

Audio: Raf - Iperbole
E chissà domani come sarai
chissà se ancora ci crederai
in un futuro da difendere
se anche tu non avrai certezze
guardando il cielo iperbole di stelle
la notte di un giorno qualunque...


PS: ricevo (a sopresa visto che non pubblicizzo il link) molti contatti sul blog ma pochissimi commenti, mi scuso se è perchè il blog sembra un diario molto personale sul quale sembra non del tutto appropriato commentare ma non vorrei fosse così

30.5.06

The answer is blowing in the wind

Oggi il vento è fortissimo.

E così dal cielo grigio-umido di queste ultime due settimane è arrivato l'azzurro illuminato da un sole netto. E non importa se le strade sono sporche di foglie e rifiuti di tutti i tipi che svolazzano, e neanche se le lamiere del cantiere qui accanto sbattono e fanno un rumore infernale.
Non importa se il prezzo da pagare per una giornata come questa è polvere negli occhi, scosse elettriche, persiane che si rovinano a furia di sbattere. Quello che importa è che il vento porti via l'accumulo di questi giorni così puzzolenti e stagnanti.

Sarò egocentrica, ma il vento di oggi è arrivato per me. Per ricordarmi che anche la condizione più triste e più fastidiosamente statica alla fine non può durare molto. La natura delle cose e delle persone non è fatta per essere immobile, tantomeno la mia di natura.

E finchè non troverò qualcuno che è capace di vivere insieme a me il divenire e l'evoluzione, qualcuno che è disposto a rischiare che a volte le cose possano non cambiare esattamente nella direzione che lui aveva previsto con i suoi calcoli razionali probabilmente mi sentirò bloccata in una relazione, incatenata a quella che ero quando la storia è iniziata, costretta in un'aspettativa basata sulla persona che ero diciamo i primi tre mesi della relazione.

Forse Amore è quando senti che non importa quanto e come la persona che ami diventerà tra 5 o 10 anni perchè la conosci nella sua natura profonda, la ami proprio per quello, e sai che qualsiasi cosa diventerà sarà compatibile con te e non ti farà del male. O forse è quando hai così tanta fiducia, amore e complicità verso la Tua persona che non vedi l'ora di vedere come crescerà, quanto realizzerà del grande potenziale che tu vedi in lei, quanto ancora fiorirà in lei di meraviglioso.

Audio: Dream Theater - Take away my pain
Take away my pain, leave the cold outside
Please don't let it rain, don't stumble on my pride
Take away my pain, I'm not frightened any more
Just stay with me tonight, I'm tired of this fight
Soon I'll be knocking at your door

29.5.06

Singletudine

Colpa dei punti, degli antibiotici ben miscelati a antidolorifici da cavalli (gli animali), del non poter parlare o mangiare. 4 giorni a guardare puntate di Sex and the City in DVD.
Alla fine pensi che essere single non può che essere una figata, o cmq una condizione inevitabile della donna intelligente, brillante e che non scende a compromessi.
Sento germogliare in me il virus della malattia del single. Quel pensare che alla fine da soli si sta bene, che hai bisogno di pace e tranquillità dopo mesi da diluvio universale, che gli amici sono un ottimo sostituto per la voglia di condivisione, che l'uomo giusto esiste e fino al lontano momento in cui la perfezione entrerà nella tua vita l'alibi c'è, che il compromesso alla fine è moralmente scorretto, egocentricamente un tradimento e alla fine cmq non sufficiente.

Antidoti? Domani guardo Ghost, anzi no per carità, facciamo Titanic...nemmeno quello...significherà qualcosa il fatto che non mi viene in mente un film con una storia romantica e a lieto fine? Ah, ecco sì, quella gran culo di Cenerentola (e scusate la citazione).

Dentro ai miei vuoti

Ci voleva li più merdoso e deprimente giorno dell'ultimo anno per farmi ricominciare a scrivere sul blog.

Si può stare/sposare qualcuno per i momenti belli passati insieme se questi sono mischiati ai momenti più brutti mai passati in una relazione?
Si può stare/sposare qualcuno per le sue incrollabili certezze anche se queste non coincidono del tutto con le tue?
Si può stare/sposare qualcuno perchè si hanno quasi tutti gli interessi in comune?
Si può stare/sposare qualcuno perchè sai che la tua vita con lui sarebbe piacevole la maggior parte del tempo?

Si può amare qualcuno con il quale non c'è verso di stare bene insieme?
Si può amare qualcuno solo perchè ci stai bene insieme?

Stare bene Vs felicità
Serenità Vs intensità
Amore Vs innamoramento
Bisogni Vs emozioni

Chiudere una storia importante fa male da morire ma affrontare la fine di due storie è ancora peggio. D'altra parte è quello che mi merito, non poteva che andare così.

non merito un amore adulto - non merito una persona splendida e piena
di amore - non merito serenità
ci si merita qualcosa quando per primi la si offre e si è in grado di apprezzarla


Post schizofrenico-maniacal-depressivo, riflesso esatto di me ora.

9.5.06

Rechaka

Piccola illuminazione mentre fuori dallo studio della PsicoDonna cerco di uscire da un parcheggio diventato molto più stretto di quando sono arrivata.
Una metafora che mi ha convinto ancora una volta dei XX euro pagati ogni settimana.

Le persone a volte sono così prese dal loro ego, dal loro piccolo, dalla propria visione della realtà che come le mosche continuano a schiantarsi contro una finestra e si arrabbiano perchè non capiscono come uscirne.
Uno psicologo non ti apre il vetro, neanche se lo implori di. Forse però ti fa capire cos'è quella barriera e perchè tu continui a sbatterci contro. Poi, ti lascia la scelta di continuare a spiaccicarti e frustrare le tue ambizioni di libertà , ma con consapevolezza (tanto lui gli XX euro li prende lo stesso), o se provare a cercare un'altra finestra contro la quale, probabilmente, ricominciare.

PS: a yoga ieri: "La maggior parte delle persone ha fame di aria, non la respira, la divora. Gli indiani, gli yogici cercano sempre di far durare l'espirazione il doppio dell'insipirazione, come se dovessero restituire il doppio di quello che inspirando si prende dall'universo." Fantastico.

Colate di cemento emotive

se giovedì sei libera, ti va di andare a vedere questa mostra fotografica?
Il Centro Internazionale di Fotografia è aperto fino alle 23. Prima o dopo
potremmo mangiare qualcosa nei paraggi...

b giornata,
ciao,
f.

Ma dico. Siamo impazziti? Mi sono persa qualcosa?

?

dopo silenzi forzati e dolorosi mie, resistenze e l'incredibile voglia di vivere al 1000% la nuova storia sua:

hai preso la yaris alla fine?

come stai? io sono giorni che non sto bene. la mia testa ed il mio cuore sono in conflitto. ed ho in certi momenti la sicura certezza di comportarmi contro me stesso. uno strano senso di serenità vuota.


Perchè senti il bisogno di raccontarmi come stai?

Perchè senti il bisogno di instillarmi dei dubbi che mi rodono il cervello e il cuore?

Perchè mi chiedi come sto quando lo sai molto bene da mesi?

Perchè se poi ti do retta e mi ributto su noi tra 2 giorni mi dirai che ho mal interpretato, che ho visto cose che non c'erano, intenzioni neanche sfiorate, e che tu eri in buona fede e mi parlavi in amicizia?

Amicizia tra noi...che stronzata.

6.5.06

Anniversario di un sogno infranto

In un’altra dimensione spazio-tempo, in un altro universo, io e te stamattina ci siamo svegliati e ci siamo guardati con un occhio solo aperto con la faccia sul cuscino e abbiamo riso.
Tu mi hai preparato la colazione con tutte le cazzate natural-biologico che mi piacciono tanto.
Io mi sono lamentata dei rumori fatti da te in bagno ma poi sono venuta ad abbracciarti da dietro al lavandino.
Io ho passato la giornata, come i giorni precedenti, a pensare alla cenetta romantica e a lume di candela che ti avrei preparato per la serata. Permesso al lavoro per uscire prima, spesa, ricetta meridionale, un buon rosso fermo e sardo, tovaglia delle grandi occasioni e un mazzetto di fiori di campo al centro del tavolo IKEA. Discorsi importanti a cena, un futuro insieme, bambini ai quali raccontare come sono nati da un immenso amore, forse un po’ agitato, forse “originale”, sicuramente passionale.
Tu non avevi qualche trovata romantica da così tanto tempo che non riesco neanche ad inventarmi qualcosa. Forse mi aversti regalato un libro. Non so.
Penso a quei due, quella dimensione alternativa e vorrei tanto sapere dov’è. Vorrei dare un’occhiata a quella scena, vorrei proiettarla nel futuro, vorrei tanto sapere come sarebbero andate le cose se.
Se io non.
Se tu invece.
Se noi avessimo.

Oggi permettiti un quarto d’ora di cosa c’era di noi.

15.4.06

Si parte.

7 giorni di cibo che sa di quello che dovrebbe sapere, affetti familiari, nuraghi e paesaggi ruvidi e bellissimi, silenzio e vento.

Vado a riprendermi le mie energie dalla mia terra.

13.4.06

No news, good news

Sono successe molte cose in questi giorni.
Sto male, sono più serena e più arrabbiata allo stesso tempo.

Serenità perchè per la prima volta da 5 mesi, da quando è iniziato tutto questo casino ma in realtà forse anche da sempre dall'inizio della ns storia, si è riusciti a parlare su un piano da adulti.

Rabbia perchè io sarei stata pronta e in grado di avere quel tipo di chiaccherata anche tre mesi fa, molto prima che fosse troppo tardi per arrivare alla conclusione che forse valeva almeno la pena di fare un tentativo. Ora è tutto annaquato, insipido, lontano. Non sento più il suo odore, a fatica ricordo la sensazione di baciarlo, ho quasi rimosso le cose che di lui mi facevano impazzire in positivo perchè troppo doloroso non trovarle nel Piccolo Principe che mi sta accanto da un po'. Razionalmente so che una storia come la nostra avrebbe meritato lo sforzo di riprovarci, e lo sa finalmente anche lui. Purtroppo, ed è un immenso dolore dirlo, ormai è tardi.

Ho passato tre mesi a convincermi che l'unica cosa da fare era andare avanti senza guardarsi indietro. Che lui non esisteva più. E quando crollavo e lo cercavo era lui a dirmi che per il mio bene dovevo andare oltre.E adesso che piccoli passi sono stati fatti in quella direzione, adesso che il Piccolo Principe iniziava ad avere una chance, in quel preciso istante in cui ho mollato il freno a mano e ho deciso di ricominciare ad essere felice, non importa se mi dovevo sforzare per esserlo, ecco proprio in quel momento mi arriva l'sms di TuttoEgo che dice: credi sia tutto distrutto? mi fa effetto vedere tutto quello che abbiamo costruito e che ci lega.

Cazzo.

1.4.06

Sabato grigiodentro

Non ho la forza di rialzarmi. E poi perchè dovrei? Rialzarmi per andare dove? Per camminare sulla mia strada? Quale? E se io fossi fatta senza strada? Ci sono persone che hanno una strada dentro e la ritrovano nel mondo reale.
A me, si sono scordati di includere una bussola, una direzione perlomeno.

Sripta: Alessandro Baricco
Sarebbe tutto più semplice se non ti avessero inculcato questa storia del finire da qualche parte, se solo ti avessero insegnato, piuttosto, a essere felice rimanendo immobile. Tutte quelle storie sulla tua strada. Trovare la tua strada. Andare per la tua strada. Magari invece siamo fatti per vivere in una piazza, o in un giardino pubblico, fermi lì, a passare la vita. [...] sono gli altri le strade, io sono una piazza, non porto in nessun posto, io sono un posto.

31.3.06

Ri-appropriazione (in)debita 1: oggetti

Nonostante i miei decisi ma del tutto superflui tentativi di recuperare, non so bene se dettati da:
- amore
- aprioristica testardaggine
- paura che se non sarà lui nessun altro potrà

dicevo, nonostante ciò, siamo agli sgoccioli.
Ognuno ha portato via le proprie cose e siamo al dunque anche sulla divisione delle cose comuni.

Una sensazione mi sta addosso da giorni senza portermi da nessuna parte.
Le proprie cose ok.
Le cose in comune? Vabbè, ci sono i regali fatti dai rispettivi parenti, e ognuno se li prende in base alla famiglia di provenienza.
I regali degli amici? Se fatto da un amico mio è mio? E se l'amico è in comune?

E poi le note dolenti tipo: i regali reciproci.
Io non lo so...a momenti vorrei prendere tutti i suoi regali e ributtarglieli in faccia. E questo l'ho fatto. Piangendo ma l'ho fatto.
E non mi vengano a dire che i regali non si restituiscono.
Cosa me ne faccio di pezzi dolorosissimi della ns storia concretizzati in oggetti apparentemente innocenti tipo peluche, piercing (altri gioielli figuriamoci....sarebbero stati regali troppo importanti), libri, dvd?
Sarebbero solo zavorre pesantissime che mi trascinerei dietro nella mia prossima storia, nella mia vita prossima.
A 18 anni mi piaceva anche l'idea di mettere il tutto in una scatole e riaprirla a distanza di tempo ripensando a certi momenti e certe emozioni. Alla decima scatola mi sono stufata.

Sono stufa di bellissimi ricordi del passato, ne ho un ripiano di un armadio pieno. Voglio vita presente e futura. E deve essere leggera e libera, senza zavorre.

Sui regali che io ho fatto a lui idem. Per ora ho deciso di riprendermeli.
A differenza dei suoi, i miei sono regali molto poveri di soldi e molto ricchi di emozioni: una sciarpa fatta da me, un album di fotografie nostre decorato a mano, una fiaba scritta da me, un modellino su carta della nostra casa...

Che pezzi del mio cuore e delle mie emozioni più grandi finiscano in una scatola in un garage o in una soffitta mi fa abbastanza incazzare.

Dove sbaglio? Sbaglio?

27.3.06

In faccia veritas

E poi mi chiedo: come ho potuto di innamorarmi di uno con una faccia così spigolosa?
Era già tutto chiaro e palese, lì su quel volto greco-pugliese. Naso affilato, occhi piccoli, d'altra parte sono lo specchio dell'anima, no? capelli a caduta libera che contrastano con un viso da bambino di 31 anni non ancora svezzato. Niente rughe, segno di esperienza e saggezza.

Era così lapalissiano, cazzo, tutto.
Una volta ho letto da qualche parte che le donne sono attratte da una diversa fisiologia a seconda del momento del ciclo in cui si trovano. Si vede che io l'ho cercato quando ero nel momento zero autostima, cerchiamo un gran bastardo così mi possono autodistruggere cercando di cambiarlo...

23.3.06

Rage against.

Ora rabbia, e solo quella.
Che emozione di merda. Ti inchioda lo stomaco, schiaccia i polmoni, affetta il respiro. Ti fa stringere le mandibole come se dovessi mordere la prima persona che passa e così è andata oggi, mordendo persone e chilometri nella speranza di far uscire almeno una parte di quella tensione.Ma la catarsi è una grandissima bufala. Se ce l’avessi davanti e lo prendessi a calci e pugni non starei meglio, anzi sarei ancora più arrabbiata.
Come cazzo mi levo questa zavorra di dosso?

Audio: Elisa - Bitter Words

Bitter words, full of rage, and clever ways To find the key to my weakest
side
You… you hit my soul, you couldn’t make it any deeper inside You just hit
my soul and I cried, I cried over

Trabocchetti

Dissonanza cognitiva:

  • tu hai una credenza/convinzione molto forte (es. lui è l'uomo della mia vita)
  • la realtà ti mostra mille segnali che la tua credenza è una cazzata ma la tua convinzione è così forte che tutti questi segnali vengono svuotati e alleggeriti del loro peso specifico
  • tu continui a vivere la tua credenza gioiosamente

Percezione selettiva:

  • tu hai una credenza/convinzione molto forte (es. lui è l'uomo della mia vita)
  • la realtà ti fornisce percezioni/sensazioni che la tua credenza è una cazzata ma la tua convinzione è così forte che semplicemente queste percezioni non raggiungono la tua coscienza e consapevolezza
  • tu continui a vivere la tua credenza gioiosamente

Memorizzazione selettiva:

  • tu hai una credenza/convinzione molto forte (es. lui è l'uomo della mia vita)
  • la realtà ti fornisce percezioni/sensazioni che la tua credenza è una cazzata, tu eventualmente anche percepisci questi stimoli contrari che magari raggiungono anche la tua coscienza e consapevolezza e ti danno da pensare e magari instillano dei dubbi
  • dopo poco tempo, ti capita di riparlare della cosa ma semplicemente hai rimosso tutto ciò che andava contro la tua convinzione e non c'è più traccia dei segni che aveva inflitto alla tua convinzione
  • tu continui a vivere la tua credenza gioiosamente

Siccome questi sono fenomeni veri e provati dalla psicologia, la psichiatria e la neurologia, come posso scampare a me stessa e alle mie costruzioni mentali così belle e forti?
Quanta fatica ci vuole per cambiare e cambiare idea?
Come si può avere un contatto con la vera realtà scampando ai filtri della mente e della necessità di rendere il mondo una dimensione non mutevole e perciò rassicurante?

19.3.06

Guardare per terra

Lavoro, lavoro, lavoro. Ma forse adesso lo cambio.
In fondo mi sto quasi annoiando...in 1 anno e 4 mesi ho cambiato 3 città, 3 lavori, 3 case, distrutto la mia grande storia d'amore e ora sono quasi due mesi che niente si muove.
Che barba, che noia.

E' che l'equilibrio è statico mentre il caos è dinamico e spesso mi ritrovo a pensare che non sono fatta per gli equilibri in generale, o perlomeno equilibri a medio termine. Di solito a un certo punto inizio a scalciare e distruggo tutto. Probabilmente distruggo perchè mi rendo conto che quell'equilibrio di apparenza non ha veramente senso per me, per la persona che sono.

A parte questo: ho tantissimi pensieri che da 10 giorni covano dietro la facciata delle cose da fare e da pensare per il mio primo grosso evento di fiera + convention da 300 persone. Adesso che è tutto finito eccoli, li rivedo sghignazzanti che aspettano un download su carta, su monitor, su blog, basta che li faccia andare via da lì che fanno danni.

Un po' di pazienza e li rigurgito tutti.

Audio: Sally (di Vasco, anche perchè le altre versioni per me non esistono e basta)

Ma forse Sally è proprio questo il senso del tuo "vagare",
forse davvero ci si deve sentire alla fine un po' male
forse alla fine di questa triste storia qualcuno troverà il coraggio per affrontare i sensi di colpa e cancellarli da questo viaggio



PS: so bene che la frase dopo è bellissima ma parla di futuro, dimensione che al momento per me è fuori luogo
PPS: il "qualcuno" in questione non sono io, i miei sensi di colpa li ho già trovati e risolti

10.3.06

Lapidi

A: puoi per favore iniziare a portare via la tua roba? domani mattina sono in ufficio, puoi andare a sbaraccare

TuttoEgo: non ne vedo l'urgenza cmq ok

A: neanche io vedevo l'urgenza di mettere il macigno della parola fine sulla nostra storia

6.3.06

In rigoroso ordine di apparizione

1. frustrazione
2. rabbia

3. incredulità

4. sensazione di fallimento

5. incredulità

6. sensazione di inadeguatezza

7. incredulità

8. crollo dell'autostima

9. incredulità

10. convinzione che tutto si possa recuperare

11. frustrazione
12. rabbia
13. incredulità
14. depressione

15. certezza che niente sia recuperabile

16. depressione

17. sconforto irrecuperabile
18. ansia

19. piccoli cenni di speranza che se ne possa uscire

Al momento, fin qui.

Indossare i rapporti

Sono giorni in cui non c'è molto altro a parte il lavoro. Forse è una fortuna.

Un pensiero che spesso mi fulmina è cosa farei se lui tornasse con convizione sui suoi passi, quanto e cosa proverei.
Credo che ancora un po' per inerzia e per noia da dolore sempre uguale mi farei tentare. Ma so già cosa succederebbe: avrei come la sensazione di ri-indossare un vestito vecchio, ormai sformato dal tempo e che non mi valorizzi per niente.
Una di quelle cose comode ma per niente sexy.
Un abito prevedibile e per niente stimolante.

E' vero, poi ci si affeziona, guardo con tenerezza certe mie scarpe passate, però non è più tempo per loro, come non è più tempo per lui.
Non riuscirei più ad accettare certi malati equilibri.
E' come guardare i miei jeans dei tempi delle superiori e soffrire perchè non li posso più mettere. Assurdo.
Lui per me è fuori moda, forse invece è già trendy per un'altra.

Non è il mio genere ma: Sorry
You're not half the man you think you are
Save your words because you've gone too far
I've listened to your lies and all your stories
You're not half the man you'd like to be

3.3.06

Memoria e Oblio

Devo cancellare tutti gli sms che ho ancora sul cellulare, e accidenti a lui che ne tiene più di cento. E accidenti a me che sono così vigliacca.
Le mail poi lasciamo perdere....e i log delle chat...e le foto...
Credo che la nostra storia si potrebbe ricostruire da tutto questo, si potrebbero montare in un film abbastanza fedele che rivedrei per ora per capire dove è stato il click, il punto di non ritorno.

Sarebbe tanto facile se dimenticassi, seleziona tutto+canc, si ricomincia.
Sarebbe tanto facile se non esistesse un inconscio a ricordarmi quasi tutte le notti il vuoto nel letto a fianco a me.
L'altra sera ho rotto per sbaglio un oggetto profondamente associato a lui e alla nostra convivenza.
Se Freud non era del tutto cretino ciò potrebbe essere un buon segno da parte del mio inconscio.
Oggi gli ho scritto due sms, e ciò invece è un brutto bruttissimo segno da parte della mia coscienza.

Si dice sempre che il tempo aggiusti tutte le cose e guarisca le ferite. Mi chiedo quindi, se è solo questione di tempo, se non è che si smette di amare e starci male, semplicemente aumenta la distanza dalla storia, dalla persona e dai sentimenti a lei associati. Quindi alla fine non cambia la sostanza del sentimento, è solo l'intensità a sfumare piano piano fino a quasi svanire, no?
Detto ciò, se e quando starò di nuovo con qualcuno, sarò ancora e sempre più gelosa delle ex.

28.2.06

L'età dell'innocenza, perduta

A volte sento un dolore troppo grande, talmente schiacciante che mi sembra che mi debba uscire da tutte le parti. Io sono tutto sommato piccolina e ho come la sensazione che quella sofferenza sia semplicemente impossibile da tenere tutta lì dentro.

Che poi tutto questo dolore ti cambia.
Io ho la precisa netta sensazione di aver perso la mia innocenza. I bambini fanno oh, e quelle cose lì.
Non ci credo più. TuttoEgo ha distrutto la mia convinzione che tutto si possa aggiustare quando c'è l'amore e la volontà di farlo. Che poi è stupido perchè non è la convinzione ad essere sbagliata se era lui in difetto, se non di amore certamente di volontà di amarsi.
L'entusiasmo, il buttarsi in decisioni importanti pensando che visto che ci si tiene per mano non si cadrà, il "per sempre", sebbene non proclamato, certamente meditato: tutto questo non ci sarà più. E' inutile raccontarsela con la storia delle piantine che si erano seccato e non crescevan più e senti adesso come piove...
La felicità sarà a tratti, e l'innocenza che adesso a pensarci bene mi sembra coincidere con l'ingenuità, scomparsa.
Devo rileggere il Piccolo Principe, aiuterà?

27.2.06

Post-it

Pensieri che scorrono alla velocità del cuore.
Ho un sacco di cose ancora da vomitare, da affrontare, da imparare.
Spesso vorrei prendere un pensiero e scolpirlo da qualche parte, forse è il motivo principale per il quale ho aperto il blog. Però ho sempre l'impressione di fare pensieri illuminanti, di venire a sapere delle cose da me su di me e sul mio recente passato che sono utili ma purtroppo rimane tutto appiccicato lì, come appeso nella mia testa con un pezzo di scotch usato troppe volte.
Com'è che uno riesce a fare propri certi comportamenti, certe idee senza farseli scivolare addosso?
Esperienza, forse. Batoste, probabile ma spiacevole. Felicità? Non so.
Un altro pensiero di ieri è che l'equilibrio mi dia l'idea di staticità mentre questo disordine è una tensione, comunque dinamico.
Quand'ero tanto felice non pensavo, sentivo e basta.

Audio : Subsonica - Il cielo su Torino
Per il mio tempo che nei tuoi occhi è imprigionato, per l'innocenza che cade sempre a e solo a lato

Roots

Weekend al gusto di libertà. Erano mesi e mesi.
Non capisco però come questo conviva con la storia delle radici.
Nel senso: ho riscoperto di appartenere (anche) a Torino e ho ritrovato pezzi di me nelle persone con cui ho vissuto gli ultimi 3 giorni. Sarà che ho bisogno di indizi su di me e se questi possono arrivare fedelmente solo dai riflessi che altri mi restituiscono, va bene anche così, per ora.

Odio il fatto di aver bisogno di qualcuno che mi dica che non ero io la persona che viveva quella storia pur mantenendo una facciata di felicità.
Odio sentirmi dire che mi ero snaturata.
Odio il fatto che qualcuno mi dica che ho bisogno di stare con una persona che mi permetta di essere me stessa quasi senza compromessi e che mi assicuri che essere madre o moglie non significa prendere i propri bisogni e le proprie aspirazioni e buttarle nel cesso.

Ma adoro il fatto che ci siano persone importanti che mi vogliono bene e che sanno tirarmi le orecchie, prendermi in giro, ricordarmi chi sono.
Poi penso di aver restituito un po' delle cose belle che ho ricevuto impedendo ad una cara amica sposata con bimbo in preda alla solita crisi alla Muccino (piattume del conforto-eutanasia delle solite cose) di fare una gran boiata.

PS: Ho deciso che tutte le sere voglio fare il mio bilancio karmico e, se sono in debito, lo terrò presente per il giorno seguente

24.2.06

Frasi sFatte - reprise

come non menzionare altre due chicche:
1. "si vede che doveva andare così"...filosofica...non so mai come ribattere perchè bisognerebbe tirare in mezzo destino, coincidenze, libero arbitrio, ecc. Troppo impegnativo, preferisco rispondere con un sorriso di circostanza.

2. "si vede che non ti merita" e anche su questa si potrebbero aprire cento parentesi. C'è ancora gente che pensa che esista la meritocrazia...non c'è nel lavoro, nella storia, in politica, da nessuna parte, figuriamoci in un ambito così imprevedibile come quello delle relazioni sentimentali.
E poi non funziona, ci ho già provato mille volte a ripetermelo ma non ci credo...sarà la scarsa autostima, sarà che non credo sia finita per questioni di merito ma, anzi, di competizione.

E continuo a leggere Baricco, Questa Storia, e non mi conforta pensare che solo un paio di anni fa non mi ci sarei trovata mentre ora sì, colgo i riferimenti all'età, alla storia delle relazioni, alla saggezza che alla fine in qualche modo ti arriva addosso e ti fa ripensare al passato, anche se recente, con un sorriso quasi di compassione.

Esterno: Grigio pioggia smog, alberi stanchi e spelacchiati

22.2.06

Frasi sFatte

Classifica delle frasi più ricevute:

1. grandissimo successo per "meglio adesso che dopo", con varianti "pensa se avevi figli", "pensa se avevate comprato casa insieme"...ops, gaffe.

2. "e con la casa?" seguita subito da "beh mica si può stare insieme per una casa" (neanche se è bellissima ed è venuta esattamente come l'avevi sognata? neanche se è l'unico frutto tangibile della volontà che c'era di stare insieme? l'unico progetto almeno semi-realizzato?)

3. "ora devi andare avanti"...seee e avanti dove? contro il muro al massimo

4. "guai a te se me ne porti in casa un altro", la grandissima empatia di mia madre

5. saggezza calabrese della vicina di casa: "eh ma una donna da sola non può fare tutti i lavori, l'uomo serve!". Geniale!

Definizioni

Forse sbagliavo a pensare di stare divorziando, forse sarebbe meglio se mi convincessi di essere diventata vedova (non che gli auguri niente di male eh).

Sì, direi che si addice di più al carattere definitivo della situazione. Almeno per come la vede lui. E io come la vedo? Mah.

Vado dalla Psicodonna.

21.2.06

Strade

Io lo so perfettamente come arrivare lì, conosco così bene quella strada che mi porta dritta filata all'amore che c'è ancora e a quel dolore pungente che lo accompagna.
Eppure mi dico solo questa volta, solo quella foto, in fondo non è che posso non acoltare quella canzone per il resto della mia vita...e poi la tragedia greca. Ogni volta.
Ma è così dolce naufragare in quel mare, anche se alla fine mi ustiono a meduse, luccicanti e stronze. Stupida.

Libri: Questa Storia - Baricco
Mi ha detto che secondo lui la gente vive per anni e anni, ma in realtà è solo una piccola parte di quegli anni che vive davvero, e cioè negli anni in cui riesce a fare quello per cui è nata. Allora, lì, è felice.

Il resto del tempo è tempo che passa ad aspettare o a ricordare. Quando aspetti o ricordi non sei nè triste nè felice. Sembri triste, ma è solo che stai aspettando, o ricordando. Non è triste la gente che aspetta, e nemmeno quella che ricorda.
Semplicemente è lontana.

20.2.06

Questo dolore è necessario per capire

Oggi fa male, malissimo.
E' che più ci penso e meno riesco a cogliere i diversi bivi che abbiamo preso fino a diventare due persone orribili insieme.
E come faccio a dire a TuttoEgo che voglio che ci vediamo e proviamo a passare del tempo insieme quando è così vero che solo restando lontani ciascuno sta ricominciando ad essere una persona normale, quindi migliore ?
E' forse questo il criterio con cui giudicare una relazione? Se stando con il tuo fidanzato diventi una persona più ricca, più bella, più stimolata e stimolante oppure ti abbruttisci diventando un mucchietto di paranoie/ansie/frustrazioni?

Audio: Cose difficili - Casino Royale
Questo e' il momento in cui finisce il gioco, Questo e' il momento in cui ci lasceremo andare. E' come fare un salto sopra il vuoto delle cose che non sento piu'.
Sono sul fondo e scavo ancora , sono giu'.

18.2.06

Quello che non c'è

C'è necessariamente una fase di analisi di quello che è successo. Se poi ci si mette anche una PsicoDonna nella faccenda, proprio non si può chiudere niente senza aver sminuzzato, ingrandito, esaminato ogni singolo dettaglio.

Una delle cose che mi pare di aver colto da questo periodo è che è facile vedere quello che c'è. Liti, urla, dormite schiena contro schiena ai lati opposti del letto, crollo dell'attività sessuale, ecc. Sono cose evidenti, palesi, ingombranti. E su quello si discute, ci si dovrebbe confrontare, ecc.

Quello che mi inquieta è quello che non c'era. Ero talmente dentro tutto, la situazione, la psicologia di TuttoEgo, i meccanismi di copioni ritriti che, semplicemente, non vedevo tutto quello che mancava.
Succede nei rapporti, ma succede nel lavoro, figuriamoci sui media. La fregatura di solito sta lì, proprio nelle cose che non si vedono e di cui non si parla e, siccome non le vedi, te ne dimentichi.
Come di arriva a individuare quello che non c'è? Se non c'è non è che si possano avere dei grandi segnali in merito. Forse solo il silenzio aiuta. Quando metti a tacere, metti un attimo da parte il rumore di tutto quello che c'è (che è solitamente troppo) forse allora inizi a percepire una sensazione di vuoto che potrebbe essere illuminante. Ma tanto non gli dai retta.

Audio: Quello che non c'è - Afterhours.
La chiave dela felicità è la disobbedienza in sè a quello che non c'è.

17.2.06

Riti di Sfidanzamento 1

In rigoroso ordine di crescente acquisto di lucidità e distanza dal fatto.
Se finisce bene:

1. Rimozione della suoneria personalizzata onde evitare infarti nel comunque improbabile caso lui chiamasse

2. Eliminazione della regola di Outlook in ufficio che mette le sue mail in una cartella privata, e conseguente cancellazione di tale cartella

3. Formulazione mentale della versione ufficiale da fornire a tutte le persone che ti incontrano e fanno la classica: "E F. come sta?". Obiettivo: rassicurare l'interlocutore imbarazzato e non sbilanciarsi nella distribuzione delle colpe

4. Formattazione del pc. Quando rimetti su i dati ti accorgi di quanto spazio aveva TuttoEgo nella tua vita e nel tuo hard disk. E vabbè, più spazio per i miei mp3.

5. Firma dal notaio per divisione/vendita/cessione gratuita della casa - solo nel caso in cui sei stata così furba da comprarci una casa senza nessuna motivazione plausibile

16.2.06

Notte di Torino

Notte di Torino

End begin end..begin?

Sto divorziando. Non che io mi sia sposata, eh, però così mi sembra.
La divisione di tutto, dai cuscini agli spazzolini, dai ricordi più belli ai sogni insieme. Alla fine di tutto questo a ciascuno rimarrà un pezzo di quello che c'era. E forse è necessario buttarsi a capofitto in questo arraffa-tutto per cercare di portarsi a casa (che è tornata ad essere casa dei tuoi) qualcosa di buono, o per lo meno utile per il prossimo. Che già solo la parola "prossimo" mi sembra così sbilanciata verso il futuro che mi viene il mal di stomaco.
Tant'è. Così.
Siete passati di qui in