9.12.09

Io: Natale in Sardegna coi miei, nonna, zii, a soddisfare una richiesta, la prima nella mia vita, di mia mamma.

Lui dice che il Natale è passarlo con la sua famiglia.

E io che cretina, pensavo di essere io la sua famiglia.

3.12.09

Mantra del giorno

"Meno chimica e più anima"
È l'aut-aut della DonnaElfo l'altra sera.
Parla di naturopatia?
No. Parla della mia relazione di coppia.

Stasera di parte per Parigi e so che non ci saranno mezze misure.
Andrà o molto bene o molto male. E io non so nemmeno cosa sperare.

12.11.09

Avverbiamente

Inaspettatamente, incredibilmente soddisfatta del lavoro che faccio.
Violentemente allontanata da ciò che era la mia vita fino a tre mesi fa.
Prevedibilmente provata sul piano fisico ed emotivo.
Improvvisamente auto-riformattata per la sopravvivenza nel nuovo habitat.

29.10.09

Bisogni, diversi

Pensieri di lei:
weekend romantico a Trento...bella città
cena in un bel ristorante, romantico e tipico
con tutto quello che è successo tra noi in questo periodo abbiamo proprio bisogno di due giorni tranquilli insieme, poi il 3 è il nostro secondo anniversario...

Virgolettato di lui:
Ho solo tanta voglia di divertirmi con te, nessun preparativo, conosco posti dove si beve ottima birra! Niente impegno e organizzazione...


Virgolettato di lei:
Mi manchi tanto quando non ci sei...mi sento sempre più sola quando sei via...

Virgolettato di lui:
Sì...però a me piace avere quei miei spazi....mi piace la solitudine

21.10.09

La SacraViaDiMezzo

La DonnaElfo ha scoperto un altro mio nervo.
Passare da "fantastico uomo della mia vita" a "immaturo e narciso stronzo" nell'arco di un secondo non è un segno di equilibrio in nessuna delle due affermazioni.
Ergo il mio scopo al momento è di esercitarmi nella ricerca di definizioni di normalità, di un linguaggio semplice e molto a contatto con la realtà, oltre che nella pratica della non violenza, fisica e verbale, verso me stessa o verso altri.
La cistite me la sono fatta venire anche stavolta, comunque.

17.10.09

Canzoni che mi parlano

Sono battiti di un’altra età che hai dimenticato,
come pagine spente di un sogno stropicciato
in piccoli tormenti, in quotidiane avversità,
fragili ricordi che chiamavi libertà.

Per un sorso di opportunità a quanto hai rinunciato,
per un brivido di vanità quanto hai già tradito.

Basta un solo attimo a contrarre la viltà,
Basta fare finta che si chiami libertà.

15.10.09

Mr Empatia

In tutto questo casino con lui pensavo di aver trovato una soluzione intelligente e saggia: lui in trasferta, io a casa a frantumarmi, l'idea era di non sentirsi per 4 giorni, lasciar calmare le acque e riacquistare lucidità.

Le intelligenti e simpaticissime frasi che seguono sono le sue violazioni dell'accordo, nonchè i suoi fantastici contributi alla risoluzione adulta del problema:
- come va?
- tutto questo non ha senso, dai
- ti ho chiesto scusa dai, adesso basta (forse la mia preferita in assoluto, anche per il fatto che le scuse sono arrivate praticamente solo con la violenza...)
- ti stai attaccando a delle cazzate
- sì dai lasciamoci per tutto questo
- mi devo cercare una casa per venerdì sera?
- stai davvero esagerando


Eppure bastava semplicemente NON dire niente e ascoltare il silenzio.

PS: a rileggere il blog certe cose sono sempre state così evidenti...ma io Volevo Credere...

14.10.09

Primo post in mobilità

Nonostante la mia Iphone addiction, il cell mi sembrava un mezzo non adatto a scrivere una cosa così tutto sommato "diariesca" come un blog, come questo blog.
I tempi cambiano. In questo momento per me più in fretta del solito.

13.10.09

Meditazione violenta

Questa che segue è la trascizione, più o meno letterale, della voce della mia mente durante la mezzora di meditazione di stasera.

Om-Ra. Om-Ra. Inspiro-Oooom. Espiro-Raaa.
Calmo la mente. Certo, lui dice che non stava flirtando in quelle mail.
Oooom, oooom, oooom. Il fatto è che lui le ha scritto esattamente mentre io ero in sardegna, e lui da solo a casa. L'ho sentito tutte le sere quella settimana, mi pare. O forse no? Sai che cazzo vuol dire, comunque.
Dai però, stiamo meditando! Non è neanche rispettoso per gli altri, sicuramente li sto disturbando con la mia energia negativa. Magari canto il mantra del mattino.
Però porca troia come si fa a scrivere "dove ti posso chiamare? il mio numero è 349........ sarebbe bello vedersi e fare due chiacchere" a una tua ex che ti dice che si è appena lasciata col tipo e che è sola? Lui dice che scherzava, certo se avessi fatto io una roba del genere e avessi usato questa scusa mi impalava.
E' proprio vero cazzo: chi cerca trova. E allora meglio vivere nell'ignoranza? Nell'ingenuità? Nell'ipocrisia? Certo, tutti fanno finta di non vedere.
L'ignoranza sono i Maya dello yoga, ciò che ci impedisce di vedere la verità.
Om Bhur Bhuvah Svah, terra aria e cielo aiutatemi. Non sto nemmeno respirando, ed ero un'insegnante di yoga fino a 3 mesi fa! Che scandalo.
E poi la frase finale, il capolavoro: "e non ci credo che sei brava ;)", che tradotto è: "dai dimmi che non sei brava che vediamo cosa ne esce".
Lacrime. Tanto hanno tutti gli occhi chiusi, al massimo vedono il trucco sbavato ma è fine giornata.
E poi quella volta che gli ho trovato i preservativi nella borsa pc...e la domenica arriva sempre più tardi dalla passeggiata col cane...e d'altra parte in trasferta può fare che cazzo vuole.
Proprio la serata giusta per meditare. Per fortuna stanno dicendo il mantra di ringraziamento.

Om, shanti, om che ne ho un sacco bisogno.

22.9.09

Il nuovo lavoro\2 – L'accettazione nel gruppo (l’adolescenza non finisce mai)

Arrivi in un gruppo consolidato, tenuto insieme anche da vita vissuta e aneddoti condivisi che tu imparerai a memoria senza averli vissuti. Osservi il gruppo mettendoti nel mindset di doverne analizzare tutte le dinamiche psico-sociali e inizi a pensare nei termini di opinion leader e vicari, squali e delfini, carnefici e capri espiatori. Ti chiedi in quale categoria ricadrai alla fine.

Tutta la tua attenzione è focalizzata sull’entrare in una cerchia che sembra aperta e disponibile ma che in realtà si compatta nel non voler modificare i suoi equilibri e le sue certezze solo perché sei arrivata tu.

Non è cambiato molto dall’adolescenza. 30+ anni per sentirsi insicura e nervosa come una ragazzina. Non ti fai le canne per farti notare però magari prendi 10 caffè e spendi 4 ticket al giorno di pranzo sociale (le principali occasioni di messa in funzione delle dinamiche nonché di scardinamento delle stesse), cerchi di non essere troppo protagonista ma neanche troppo dimessa, non troppo critica ma neanche senza opinioni, collaborativa ma neanche un agnellino sacrificale. Una faticaccia trovare sempre la sfumatura giusta che ti eviterà di essere catalogata come una in qualche modo agli estremi del gruppo, l’individualista che gioca da sola oppure la qualunquista che scompare nel gruppo.

21.9.09

Il nuovo lavoro\1 – Che culo

Inizio ad abituarmi alla nuova vita, qualche contraccolpo c’è, ovvio, ma niente di davvero condizionante. Mi piace però l’idea di documentare la nascita e lo sviluppo di una nuova me, perché quando si cambia lavoro si cambia anche un po’ identità. La nuova me in realtà scalciava già da qualche mese, come se un bruco si posso ribellare suo bozzolo anzitempo. E’ stata la stessa nascente Anna ha decidere che il posto che le si proponeva era probabilmente uno spazio fertile dove evolvere in tutte le sue potenzialità.

7.9.09

Aaaaah....le vecchie abitudini

2 mesi che non scrivo, d-u-e!
A volte non scrivo perchè non ho niente da dire. In questo caso ho il problema opposto. Davvero ci ho pensato un sacco di volte al riprendere ma...

Avrei almeno 3 altri corollari dimissioni di cui scrivere: l'ultimo stranissimo giorno con gli scatoloni in mano, l'emozione lacrimosa dei miei colleghi ma non la mia, i saluti stronzi della dirigenza, nemmeno l'ipocrisia di un "in bocca al lupo" o un "grazie di tutto", promesse di soldi ovviamente non arrivati, la festa di addio con orologio-ricordo, il distacco che fatico ancora ad avere verso certi ricordi, le 5 settimane di ferie a noia zero.

Avrei poi da raccontare l'ennesima sfiga immobiliare, che a ben guardare era probabilmente il destino mascherato da fatalità. Una casa non scelta da me, per motivi tutto sommato indipendenti da me, dove sarei andata ad abitare, sebbene con amore, per assecondare un bisogno individuale non mio, che avrebbe forse intaccato la serenità della mia vita di coppia come aveva già subdolamente fatto negli ultimi 6 mesi ma che alla fine ha pensato bene di togliersi di mezzo, seppur con gli ennesimi strascichi legali (quelli nell'intimità sono stati brillantemente risolti invece).

E poi la mia NuovaVita. Un lavoro tutto nuovo e scintillante in un ambiente sorridente, umano, stimolante. Una scelta di priorità anacronistiche, forse, a 32 anni: investire nella propria professione, anzichè nel proprio utero. Un drastico cambio di ritmi fisici e mentali che, rielaborato nei miei sogni, sta intaccando -in meglio- la percezione stessa che ho di me.

Felice, comunque.

15.7.09

Corollario dimissioni\5

I superiori che non si rassegnano. Mio penultimo giorno qui e continuano a buttarmi addosso robe da fare: capo attuale, ex-capo e mettiamoci anche l'amministratore delegato-forse l'unico al quale è concesso non ricordarsi esattamente fino a quando ci sono.
L'abitudine di sfruttare i collaboratori (anzi, le collaboratrici) è molto difficile da perdere, soprattutto per i manager maschi. A maggior ragione quando, visto che non mi rimpiazzerà nessuno, iniziano a sospettare che è arrivata l'ora di iniziare a lavorare per davvero perchè non c'è più la galoppina fedele, sveglia e competente a metterci sempre la pezza chiedendo in cambio solo un "brava continua così che la promozione arriva" ogni tanto.
Non so se questo loro rimanere attaccati fino all'ultimo secondo al comodissimo status quo mi fa più incazzare o tenerezza/pena. Credo la prima.
Da settimana prossima sono tutti ca**i vostri!

6.7.09

Corollario dimissioni\4

In ogni posto di lavoro ce n'è una. La Grandissima Stronza.
Quella che ha sempre una parola acida per tutti.
Quella che anche fisicamente esprime tutta la sua secchezza emotiva: capelli di scopa di saggina, occhi di ratto, minigonna giropassera (cmq lei si crede figa).
Quella che ti sorride plasticamente davanti e poi ti fa il verso con chiunque alle spalle.
Quella che pur di salvare il suo culetto avvizzito in ogni situazione racconta versioni molto personalizzate della realtà.
Quella che, per poca autostima e molto poca (e comprensibilissima) disponibilità maschile, si struscia addosso qualsiasi protuberanza.

Quando il personaggio ricopre ruoli normali o secondari la situazione può essere gestibile.
Quando LEI invece, per ragioni -completamente e al di là di qualsiasi ragionevole dubbio- diverse dal merito intellettuale e professionale, è il n. 2 dell'azienda, e TU sei donna, magari minimamente intelligente (quindi più di lei) e/o minimamente carina (quindi molto più di lei), è certo che la tua vita lavorativa sarà Un Inferno. E anche il tuo preavviso di dimissioni non sarà una passeggiata...può lasciarsi sfuggire l'Ultima Occasione per Abusare del Suo Potere su di te?

Se c'è davvero una giustizia divina o quantomeno sociale e collettiva, per quello che ho passato in questi 4 anni, nel nuovo lavoro la Grandissima Stronza può essere al massimo la signora delle pulizie.

2.7.09

Corollario dimissioni\3

Ho mandato una mail a tutti i miei contatti esterni per avvisare di cancellare tutti i riferimenti, ma senza dire a chi si potranno rivolgere in futuro perchè questa azienda, a 1 settimana dalle mie dimissioni, non ha minimente deciso chi si accollerà le mie attività.
Ho ricevuto molte risposte, più numerose e con un tono più cordiale e riconoscente di quanto mi aspettassi.
Ovvio, c'è una tara data dal buonismo della circostanza, però è proprio bello leggere ringraziamenti per la collaborazione e affermazioni di stima, ricordi di progetti e successi raggiunti insieme.

Poi è evidente che, quando uno se ne va, come quando uno muore, diventa immediatamente più bravo/buono/bello rispetto al giorno prima e rispetto a quelli che rimangono.

1.7.09

Corollario dimissioni\2

La mail di saluto aziendale: un pensiero ricorrente di questi giorni. Una formalità rischiosa, un'opportunità insidiosa, qualcosa che si può scegliere di non fare?
Tutto dipende da come te ne vai. Però mi solletica l'idea di provocare, di spezzare la catena di mail buoniste e melense di predecessori che si sperticano in aggettivi iperbolici nel descrivere la meravigliosa esperienza vissuta nell'azienda che, particolare insignificante, stanno lasciando.
Una cosa alla Jerry Maguire sarebbe più nel mio stile....

Corollario dimissioni\1

Com'è possibile non pensare "non vedo l'ora di andarmene e non tornare più in questo posto di merda"????
...forse solo se non dai neanche un giorno di preavviso...

29.6.09

Ora ho chiuso quella più grossa...

Volenti o nolenti, consapevoli o no, il lavoro costituisce una grossa fetta delle nostre vite ma influisce anche davvero pesantemente sulla percezione del sè.
Essere soddisfatti sul lavoro, economicamente o professionalmente, ci fa sentire bene, delle persone arrivate, in qualche modo risolte perchè confermate dall'ambiente lavorativo.
Allo stesso modo, essere frustrati dal proprio lavoro ci distrugge l'autostima, ci fa sentire il bisogno, per contrasto, di dimostrare ancora di più il nostro valore, di metterci tutto noi stessi, di fare di tutto per far capire quanto siamo bravi.
Almeno io funziono abbastanza così.
In ciascuno dei due casi, togliere il nostro lavoro dalla nostra vita e spazio mentale è disorientante, spiazza, ti fa pensare: e adesso??
Questo perchè tendiamo molto spesso a identificarci con quello che facciamo, anzichè con ciò che davvero siamo, il fare è molto più visibile e concreto dell'essere e per comodità ci autodefiniamo "un'insegnante", "un consulente", "un'impiegata", "un'insegnante di yoga". Tolto il fare, quindi, un po' di vuoto ci si apre sotto i piedi.

Tutto questo per dire che da qualche mese cercavo abbastanza assiduamente lavoro e nella mia mente avevo già deciso di cambiare. Peccato che nel momento in cui ho davvero firmato mi sono tremate le gambe: ma chi me lo fa fare, sono comoda, alla fine chi se ne frega della carriera, ma chissà se di là sarà meglio...
Paura. Caga pura. Cambiare, mettersi alla prova, soprattutto dopo quasi 5 anni nello stesso posto. Un po' come la sindrome di Stoccolma rivaluti i pregi e sminuisci i difetti del posto che stai per lasciare.

Grazie al cielo la paura è risultata inferiore all'adrenalina del scegliere per crescere, per scoprire cose nuove di me, per imparare e non spegnermi.
Ho dato le dimissioni.

La cosa più curiosa di questa situazione è la varietà di reazioni alla notizia -per un'azienda medio-piccola e pettegola comunque un ghiotto scoop-:

Sorpresa/o
Ma davvero??? e come mai??

Misto-finto-triste
Ah cavoli...mi dispiace...però sono contenta/o per te...

Altruista
Che bello! congratulazioni! sono contenta/o per te!

Invidiosa/o
Variante A: Ah beh, vai a Milano...che sbattimento...
Variante B: Beata te!

Soddisfazioni
Mi dispiace che te ne vai perchè ti stimo davvero come collega...

Mi sento un po' come l'elefante della famosa storiella: da cucciolo vieni legato a un palo con una corda. La corda negli anni è sempre la stessa ma tu sei diventato 10 volte tanto e potresti spezzarla in un niente ma non lo fai solo perchè sei sicuro che sia inevitabile.
Il fatto che abbia semplicemente detto "Basta", per qualcuno ha dell'incredibile...lo trovo curioso, no?

25.6.09

Sono svolte

Ma certo!! Ora è tutto chiaro!!
Ho consapevolizzato mentre completavo la mia libreria su Anobii che all'età di 10 anni ho iniziato a leggere i fumetti di Mafalda diventandone una fan assoluta!
Ecco da dove arriva tutto il mio idealismo e la mia incazzatura col mondo!

Chiusa un'altra parentesi

Ieri sera ultima lezione del mio corso di yoga, fare un bilancio è abbastanza scontato.
Sono grata per aver avuto la possibilità di farlo. E' impareggiabile la soddisfazione di sentirsi dire che grazie alle mie lezioni:
"non ho più quel mal di schiena"
"adesso arrivo quasi a toccarmi le caviglie!"
"all'inizio dell'anno non riuscivo nemmeno a stare seduto nella posizione del loto"
"le insegnanti di mia figlia dicono che ha cambiato portamento da quando fa yoga ed è anche molto meno timida"

Nessuno stipendio, nessun ruolo manageriale, nessun risultato professionale, credo, mi darà mai la consapevolezza di aver fatto qualcosa di così utile e buono, che davvero fa stare meglio le persone, che davvero fa cambiare qualcosa, seppur piccola.

Alla richiesta di ricominciare subito a settembre io ho dovuto rispondere che con la mia nuova prossima vita non posso prendere impegni, non ho idea di come sarà e se avrò spazio per insegnare ancora.

Anche se non lo farò più, comunque, sono e sarò davvero riconoscente di quello che è stato quest'anno. E coltivare la gratitudine aiuta a essere più felici, giuro.

24.6.09

L'attesa della liberazione

Quando hai una roba che vorresti urlare ai quattro venti e non puoi,
quando vorresti spaccare tutte le catene ma devi subire ancora un po' di schiavitù,
quando vorresti fare la linguaccia a tutte le persone che incontri e dire "io sono un filo più libera di voi adesso!!" ma non è ancora il momento,

come fa a non venirti un blocco alla gola??

16.6.09

Anahata

Stasera la DonnaElfo mi ha fatto riflettere sul concetto di parlare col cuore (oddio, suona molto Tamaro detta così...).
Il discorso era centrato su litigate, soprusi, frustrazioni subite e inflitte di questo periodo.

In effetti quando si parla col cuore l'interlocutore viene disarmato, dalla cattiveria, dalla smania di potere, dalla volontà di infliggere dolore. Mentre ero in macchina riflettevo sul perchè questo succeda.

Forse quello che accade quando una ti persona parla senza maschere, senza urla, senza la "mente", con la propria consapevolezza, è la semplice messa in atto della più potente arma di persuasione e di armonia esistente al mondo: l'esempio.

Quando ti trovi di fronte qualcuno che è ferito, che soffre, che affronta però dolore e ferite con consapevolezza, accettazione e senza picchi emotivi, non ti può venire voglia di infierire. Forse perchè sai che prima o poi toccherà anche a te e, quando accadrà, sarà bello avere di fronte qualcuno disarmato quanto te.
Vuoi rispetto dalla persona con la quale litighi, inizia tu a rispettarla.
Vuoi accettazione, accetta tu per primo.
Funziona proprio perchè invece siamo tutti programmati per dare SOLO DOPO aver ricevuto ciò per il quale urliamo.

Per essere sinceri davvero quando si parla con il cuore, però, bisogna che si sia in contatto con sè stessi. E questo non significa sentire le stilettate di rabbia, significa dire "bene, in questo momento sono veramente arrabbiato". C'è differenza.
E non significa neanche inghiottire i sentimenti negativi nel nome dell'apparenza, tra l'altro ci si fa male alla salute!

Parlare col cuore significa, innanzitutto, non tradire sè stessi.

10.6.09

Visto 8 volte almeno

Yesterday is history,
tomorrow is a mystery,
but today is a gift.
That is why it is called the "present".


Oogway, Kung Fu Panda

7.6.09

On the Edge

Che in questo momento davvero tutto possa succedere (cambio lavoro-cambio casa-anzi non cambio lavoro-vendo casa o l'affitto, un bambino, ecc), sebbene mi faccia paura, è in realtà qualcosa di cui essere riconoscenti.
Quanta gente prova questa sensazione e quanto spesso?

28.5.09

Giovedì

Il giovedì sera mollo tutto dopo 4 giorni di impegni e doveri (che siano cercati e piacevoli è ininfluente): lunedì faccio l'allieva, martedì preparo le lezioni, mercoledì tengo lezione, giovedì ne tengo un'altra (gente diversa, yoga diverso).
Arrivo a casa a quest'ora, mangio sola -come tendenzialmente l'80% dei miei giovedì ma in realtà della mia vita non-festiva- all'ora del nulla televisivo, brevi lampi di attività domestica, divano-->letto.

Domani torna il fidanzato, inizia il week-end, si ricomincia la vita di coppia.
Espiro lentamente e profondamente, e lascio andare il pensiero e la sensazione di sentirmi sola.

22.5.09

Know your enemy

Lunedì: yoga.
Mercoledì: naturopata + yoga
Giovedì: yoga.
Venerdì: osteopata (sì, ancora massaggio alle ovaie&C.).
Sabato: trattamento shiatzu.

Fiori di bach a pioggia.

Tutta pre-tattica. Settimana prossima si negozia seriamente.

18.5.09

Sfumature

Quanto è sfumato il confine tra casino da risolvere e opportunità. Lo sento proprio.
Fino a ieri vedevo solo il problema. Da oggi invece vedo la figata di tutta questa storia: soldi, libertà, futuro da costruire, tempo per pensare e decidere.

15.5.09

Serate così

Inizi con una. Pensi che sia una cosa controllabile. Ne assapori il gusto e gli effetti. Poi ci prendi gusto...inizi a pensare che la seconda non può farti che bene. Però poi finisce subito e allora racconti a te stesso che tre poi non sono così tante. Ma ormai ci sei dentro, ne vuoi di più, ne hai bisogno. E ti trovi a vederne 6 di fila...

Mannaggia a quando mi sono fatta dare tutte le dieci serie di Friends.
;)

6.5.09

Cose che fanno pensare

Un'ora a fare l'insegnante di yoga mi dà più soddisfazioni umane di un anno di lavoro.
Gioisco del fatto che la mia rata del mutuo è dimezzata e che mancano 3 rate alla fine del finanziamento della macchina.
Il mio osteopata oggi ha massaggiato le mie ovaie per 45 minuti.

4.5.09

Anyway

Mi rendo conto che è tardi, davvero tardi, per non sapere ancora di preciso cosa voglio e in quale ordine.

Pieces of Me

Rob Brezny (incredibile…ho passato lo scorso weekend nel posto dove sto meglio al mondo, casa mia in Sardegna):
“È il momento ideale per dedicare cure e attenzioni alla tua "casa lontano da casa", cioè quel posto in cui ti senti più a tuo agio su questa terra dopo casa tua. Valorizza questo punto di forza alternativo, Vergine. Aggiungi un tocco di eleganza all'ambiente. Fa' sapere alle persone che si trovano lì quanto sono importanti per te. E se non hai ancora un rifugio simile, ti consiglio di cercarlo. Hai bisogno dello stimolo piacevole che nasce quando si va da un posto sicuro a un altro.”


Mia zia:
“Se vuoi un figlio, e sei sicura che lo vuoi, perché non fare anche dei calcoli di opportunità? Se tanto quel lavoro non ti dà più nessuna soddisfazione, stare in maternità non è un’idea così fuori luogo…”


Mia nonna:
“Fai quello che vuoi ma ti devi sposare in chiesa, ci vuole la benedizione per fare andare bene le cose!”


Il mio meraviglioso convivente:
“Ci sistemiamo con la casa nuova e poi fissiamo delle date e delle priorità…”

22.4.09

Il Peso della Vita Moderna

Stasera sono salita in casa che mi sentivo una sherpa himalayana con:

1. borsa, da donna, ovvio
2. borsa del pc, pesante, con anche un tot di libroni che cerco di leggere ovunque
3. borsa del pranzo, altrimenti detta porta-schiscia
4. borsa della palestra, a pranzo cerco di disintossicarmi dall'aria pesante dell'ufficio correndo e probabilmente peggiorando la situazione del mio ginocchio sx
5. borsa di yoga, certo cosa c'entra la roba di yoga con quella della palestra?
6. sacchetto Ikea riutilizzabile della spesa, con spesa dentro, se non vado in palestra ottimizzo all's-lunga
7. giacca in braccio, stamattina 8 gradi, stasera 26, ovviamente
8. chiavi della macchina e di casa in mano
9. porte di ingresso aperte con l'alluce

Che vita, questa.

20.4.09

Ovvietà

Nella mia prima convivenza, iniziata male e proseguita peggio, non facevo altro che ripetermi: dai, le cose cambieranno, tutto andrà meglio.
Ora, alla mia seconda convivenza, iniziata bene e per superstizione non dico altro, non faccio altro che sperare che non cambi nulla, ma proprio nulla.

17.4.09

Rusty Brain

E’ un periodo di input continui e pressanti al cervello, molto diversi tra loro, anche: yoga, marketing, web, social media.

Non ero più abituata, sento la ruggine scricchiolare tra i percorsi neuronali ed è un suono comunque positivo, sebbene possa causare a volte qualche malinconico rimpianto di essermi lasciata rinchiudere mentalmente, negli ultimi 4 anni, in un piccolo recinto.

Voglio cambiamenti. Stanno già arrivando da soli quindi tanto vale rincarare volontariamente la dose "or die tryin'".

14.4.09

Aaaah la web analytics e la profilazione degli utenti...

Ecco sì, lo vedo. Il digital marketing specialist di Facebook che ha sulla sua scrivania una serie di prodotti da pubblicizzare sul social netowrk più famoso al mondo: hotel, libri, gruppi di attivismo, oggetti tecnologici, oggetti di moda, oggetti di piacere. Tutti da incrociare con i profili di target che Facebook crea e monitora tutti i giorni: l'adolescente nerd, quello borghese con l'Iphone, il cinquantenne separato in cerca di amiche, la neomamma che condivide le foto del piccolo e mille altri.
E lo vedo che fa l'incrocio della vita:
trentenne donna, genericamente "impegnata" (magari è anche una balla), mediamente attiva su FB, mediamente multimediale, numeri di contatti superiori a 200 -ergo donna disinibita ---> annuncio di Vibratori giocattolo

PS: Ho fatto refresh sulla pagina e mi è apparso un annuncio sull'epilazione definitiva. Non c'è scampo al pregiudizio.

17.3.09

Mi/non mi

Mi piace andare a un autorevole seminario di web marketing con yoga journal sottomano.
Non mi piace inorridire alla pronuncia di tutte quelle parole lì da parte degli espertoni che incarnano un pezzo di fallimento del sistema educativo linguistico italiano.

3.3.09

Oggi

I quattro componenti della mia famiglia in questo momento stanno in quattro posti diversi.

La mia maestra di yoga mi consegna la mia divisa da insegnante della sua scuola.

Mia mamma che piange con me al telefono perchè vedere sua madre, mia nonna, che inizia a piegarsi ai suoi 93 anni la spezza.

Il mio oroscopo che parla di piolo mancante nella scal del mio successo e ciò implica fare un saltino verso l'alto più sfidante del previsto.

Aforismi

Soldi: o riesci a guadagnarne molti oppure devi imparare a non averne bisogno.

18.2.09

Pre-lezione

Mi rendo sempre più conto dell'abisso che c'è tra fare l'insegnante di yoga ed essere un'insegnante di yoga.

12.2.09

Istantanea

A casa dei miei, cappotto addosso, dovevo solo passare un minuto.
Pc in download dell'ultimo disco di TizianoF richiestomi da mia madre che a maggio va al concerto e si deve preparare.
2 cistiti e un'influenza in un mese, oggi fine antibiotico, e che dio salvi la medicina occidentale se ha funzionato.
Pensieri grandi nati e nascenti da questa convivenza intensa, profondamente spirituale, oserei pensare.
Un falchetto ha preso l'abitudine di soggiornare sulla sporgenza della mia finestra.
Io che dormo da sola, mangio da sola, cucino da sola, divento grande mentre lui è in trasferta, e sto bene.
La mia anima vola in questi giorni e, in questi giorni, verso belle sensazioni.
Domenica seminario yogico io e lui insieme, e mi sono resa conto di aver per la prima volta trovato un uomo che è in cammino, esattamente come me, anche se con i suoi tempi e i suoi strumenti, ed è un'altra delle cose speciali del nostro modo di stare insieme.
Una casa vista con i soli muri esterni, vicina al bosco, con tanta luce, che continua a farsi sentire nella mia testa.

21.1.09

Feel the pain

Ancora dolore con la DonnaElfo oggi, parecchio, fisico e mentale.
Mi sono attorcigliata sul lettino, ho urlato e chiesto pietà, ho bagnato il lenzuolo che stava sotto di me (lacrime eh).
A raccontarlo davvero nessuno capirebbe, tranne chi è già passato dalle sua manine a tenaglia.
Scombussolata ma sto meglio. D'altra parte ho dei muri così alti su certi argomenti che la violenza è l'unico modo, altro che yoga e meditazione e calma. Ci vogliono ancora un po' di picconate perchè dalla mia mente non si passa.
Energeticamente questo 2009 è ancora una schifezza ma domani e venerdì sera degli yogi-allievi-paganti si aspetteranno benessere e serenità da me quindi bando all'influenza.
E' che a volte ho l'impressione di muovermi a cerchi nella mia personale evoluzione quindi ogni tanto mi guardo intorno all'interno del panorama della mia coscienza e mi dico: ma guarda, di qua mi pare proprio di esserci già passata...
Se ci ricapito un motivo c'è: lezioni non apprese, altro dolore da sentire con la naturopata.

19.1.09

Ci deve essere un motivo

Quando non ho assolutamente tempo neanche di aprire la pagina del blog mi vengono in mente un sacco di riflessioni interessanti da scrivere.
A casa in malattia con il pc 24x7 online invece nulla.

Noia e muco rallentano le sinapsi.

13.1.09

Fauna Ikea

Ho avuto ben 2 giorni di fila per osservare il fenomeno psico-sociale creato e offerto dagli svedesi mobilieri. Sabato e domenica, per giunta.

Quelli che pensavano di comprare un porta-candela e una cornice, massì fai anche un vaso per fiori, e si ritrovano a noleggiare un furgone per tornare a casa.

Quelli che girano con il metro di carta e la mini-matitina nell'esposizione in cerca dell'incastro perfetto.

Quelli che pensavano di spendere poco e poi, aggiungi l'anta di vetro, la maniglia satinata, i faretti e il porta-scarpe ti ritrovi a sfondare l'inarrivabile plafond della carta di credito.

Quelli che il giorno dopo ci ripensano ma all'idea del chilometrico tour forzato e della coda asimmetrica alle casse...a posto così.

Quelli degli acquisti d'impulso da 200 euro perchè quel mobiletto era così a portata di mano.

Quelli che ogni volta che sono lì dentro pensano a Fight Club e visualizzano la loro casa post-acquisti come se fosse un catalogo Ikea in 3D sentendosi dei medi-mediocri ma poi la volta dopo ci tornano comunque.

E poi quelli che si sentono più furbi degli altri, si preparano a casa, scrivono tutto, nel negozio vanno mirati agli scaffali schivando tutta la fauna di cui sopra, tornano a casa, portano su per 4 piani di scale un armadio da 50kg x 4 colli, la mattina dopo aprono le scatole e si accorgono che la misura dell'armadio è sbagliata :(

8.1.09

Buoni propositi/3

Assioma 1:
Non tutte le persone che mi sembrano buone e affidabili lo sono o hanno sempre le migliori intenzioni nei miei confronti.

Assioma 2:
Non sempre il mio istinto azzecca nel giudicare le persone come buone e affidabili.

Proposito-teorema:
Ogni volta che dovrò comprare una casa, firmare un mutuo, stipulare un'assicurazione o un contratto chiederò SEMPRE a Google di darmi un parere. In questo modo eviterò di scoprire a un anno dalla firma di aver preso delle grandissime cantonate con conseguenti inutilissime lacrime di coccodrillo incazzato.

Buoni propositi/2

La cistite NON si cura da sola.
I rimedi naturali e omeopatici NON fanno passare le crisi acute.
L'antibiotico NON è cianuro e va preso SUBITO DOPO i primi sintomi.
Non andare in bagno per più di 3 giorni E' un problema.

A ulteriore rinforzo di quanto sopra: la cistite BLOCCA l'attività sessuale e di conseguenza ammorba la convivenza quindi le regole di cui sopra VANNO SEMPRE seguite anche per questo motivo.

7.1.09

Buoni propositi/1

Userò tutti i campioncini di cosmetici che mi regalano (ovviamente solo se compliant con le mie regole biologiche e sostenibili).

2.1.09

Livin' on a job

Sto seriamente pensando di cambiare lavoro e di trovarne uno a tempo indeterminato dove mi pagano più di adesso, vicino e che mi piaccia, pure.
Sono stupida, berlusconianamente ottimista o totalmente fuori dalla realtà?
O le ultime due cose coincidono?
Siete passati di qui in