6.5.07

Ich bin eine berlinerin

L'aeroporto di Zurigo è zen. Quello di Berlino è DDR.
A Belino c'è un sacco di spazio, anche nelle camere degli alberghi Lonely Planet, e un sacco di verde. Rispetto allo spazio e agli alberi, le persone sono pochissime e le macchine ancora meno.
La gente, di qualsiasi etnia, se del cibo gli cade per terra o sul sedile della Ubahn, lo raccoglie e se lo mangia, senza nemmeno soffiarci su.
Ovunque c'è un odore multiculturale tipo di fritto crucco-cinese e di bretzle tedeschi ma nessun odore domina sugli altri.
Un ricordo su tutti: la visita al monumento agli ebrei europei sterminati di Peter Eisenman (per i gay ce n'è un altro e in preparazione ci sono monumenti in ricordo di tutte le etnie perseguitate...la democrazia del genocidio).

Berlino è ampia e dà respiro a tutto.
(tranne a turiste vogliose di vedere quasi tutto quello che è consigliato dalla Lonely)

Parole: Il cacciatore di aquiloni - Khaled Hosseini

[...] mi chiesi se quello fosse il modo in cui sboccia il perdono, non con le fanfare di un'epifania, ma con il dolore che, nel cuore della notte, fa i bagagli e si allontana senza neppure avvisare.

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