22.9.09

Il nuovo lavoro\2 – L'accettazione nel gruppo (l’adolescenza non finisce mai)

Arrivi in un gruppo consolidato, tenuto insieme anche da vita vissuta e aneddoti condivisi che tu imparerai a memoria senza averli vissuti. Osservi il gruppo mettendoti nel mindset di doverne analizzare tutte le dinamiche psico-sociali e inizi a pensare nei termini di opinion leader e vicari, squali e delfini, carnefici e capri espiatori. Ti chiedi in quale categoria ricadrai alla fine.

Tutta la tua attenzione è focalizzata sull’entrare in una cerchia che sembra aperta e disponibile ma che in realtà si compatta nel non voler modificare i suoi equilibri e le sue certezze solo perché sei arrivata tu.

Non è cambiato molto dall’adolescenza. 30+ anni per sentirsi insicura e nervosa come una ragazzina. Non ti fai le canne per farti notare però magari prendi 10 caffè e spendi 4 ticket al giorno di pranzo sociale (le principali occasioni di messa in funzione delle dinamiche nonché di scardinamento delle stesse), cerchi di non essere troppo protagonista ma neanche troppo dimessa, non troppo critica ma neanche senza opinioni, collaborativa ma neanche un agnellino sacrificale. Una faticaccia trovare sempre la sfumatura giusta che ti eviterà di essere catalogata come una in qualche modo agli estremi del gruppo, l’individualista che gioca da sola oppure la qualunquista che scompare nel gruppo.

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