17.10.07

Feel the pain

Un sacco di gente non vuole sentire il dolore (psicologico eh). Dà, naturalmente, fastidio.
Però il dolore ha uno scopo enorme che è ormai dimenticato: quello di ancorarci alla realtà.
Ho un sacco di amici che appena vanno sotto con certi pensieri e vedono l'orlo del baratro, della profondità, vanno a bere una birra, vanno a letto con la prima che passa, si comprano qualcosa di costoso. Distrarsi, si deve.
Non si ha più voglia di soffrire e, appena questa eventualità si profila all'orizzonte la gente se la fila. Ma quando si soffre la mente soffre, il corpo soffre e si ha la preziosa occasione di sentire davvero quello che si sta passando e di intravedere pezzi di verità.
Si chiama consapevolezza. E per arrivarci c'è un passaggio obbligato attraverso il buio dolore.
Altrimenti ce la stiamo solo raccontando alla grande.

Ero in vena di predicozzi stasera, và.

3 commenti:

kemosabe ha detto...

bello questo predicozzo...
penso proprio che tu abbia ragione...

Anonimo ha detto...

io penso che tu non abbia ragione...

io penso e sono fermamente convinto che non sia necessario sentire il dolore per essere ancorati alla realta'...

la realta' e' quella che viviamo tutti i giorni svegliandoci al mattino, sgomitando per vivere e sopravvivere in questo mondo "difficile", dove "soffrire" e' all'ordine del giorno...

quindi distrarsi si deve...si deve evitare di soffrire inutilmente...

basta la sveglia tutte le mattine o il saldo del conto in banca o i debiti o la macchina dal meccanico a tenerci ancorati alla realta'...

l'orlo del baratro noi lo vediamo...ma da sotto...noi siamo nel baratro...

quindi

have fun.

iktz

Anna ha detto...

Wow, ben due commenti...onorata!

In realtà il mio discorso Giacomo era rivolto a tutte quelle persone che hanno cose da risolvere che ciclicamente le fanno crollare, questioni da affrontare, nodi da sciogliere, e fanno di tutto per evitarli.
E' che così non fanno altro che avere umori ciclici tipo:
no dai vai abbastanza bene, eh insomma quella cosa lì...cazzo sto veramente male e non so neanche bene perchè, no ma dai in qualche modo mi ripiglio...

Non parlo di dolore esistenziale in generale ma di malessere legato a cose che ci sono e facciamo finta di non vedere perchè ci fanno male e non sappiamo come affrontare. E in questo modo non saremo mai liberi.

E poi tutto questo nasce dal tizio che mi sta facendo impazzire che si è auto-intrappolato in una storia di 6 anni che va avanti per inedia e non si rende conto che si è auto-spento per rispettare aspettative di altri...

PS. ciao enrico :) come stai?

Siete passati di qui in