6.11.08

Riflessioni di pseudo-viaggio/1

Perchè Ancona non è ovviamente una destinazione da viaggio. Ma per me lo è stato. Ho cercato su internet ricordi della semiotica del racconto che tanto mi ha appassionato all'università e ho trovato qualcosa che mi parla di me, oggi.
Ho affrontato (certo, non potevo evitarlo date le circostanze) alcuni draghi famigliari, ci ho forzatamente convissuto per un giorno e mezzo. E il risultato mi ha veramente stupita e...guarita.

L’eroe, termine da declinarsi anche al femminile, è archetipo dell’energia che che affronta la vita con padronanza e riconoscenza, avendo consapevolezza delle difficoltà e del dolore, ma senza farsene sommergere o vincere, è colui che affronta il nemico, che avanza e supera anche ciò che appare insormontabile.

L’eroe appare in tutte le fiabe e i racconti mitologici come simbolo della possibilità di andare avanti nel proprio viaggio vitale e trovare un significato a questo movimento, e la sua battaglia contro il mostro, il nemico, il drago, da cui esce vittorioso, non è solo dimostrazione della sua forza e volontà, ma del potenziale di trasformazione che lo renderà più consapevole di se’, che porterà nuova vita, nuova energia al suo percorso.

La ricompensa del viaggio dell’eroe e delle prove da lui affrontate, sarà il senso di comunione con il tutto, la comprensione e l’indulgenza nei confronti degli altri. L’energia dell’ archetipo eroico è aperta, proiettata verso l’esterno, positiva, il suo scopo è l’azione e la vittoria, la soluzione e l’ unione di ciò che appare come caos o divisione.

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