13.1.09

Fauna Ikea

Ho avuto ben 2 giorni di fila per osservare il fenomeno psico-sociale creato e offerto dagli svedesi mobilieri. Sabato e domenica, per giunta.

Quelli che pensavano di comprare un porta-candela e una cornice, massì fai anche un vaso per fiori, e si ritrovano a noleggiare un furgone per tornare a casa.

Quelli che girano con il metro di carta e la mini-matitina nell'esposizione in cerca dell'incastro perfetto.

Quelli che pensavano di spendere poco e poi, aggiungi l'anta di vetro, la maniglia satinata, i faretti e il porta-scarpe ti ritrovi a sfondare l'inarrivabile plafond della carta di credito.

Quelli che il giorno dopo ci ripensano ma all'idea del chilometrico tour forzato e della coda asimmetrica alle casse...a posto così.

Quelli degli acquisti d'impulso da 200 euro perchè quel mobiletto era così a portata di mano.

Quelli che ogni volta che sono lì dentro pensano a Fight Club e visualizzano la loro casa post-acquisti come se fosse un catalogo Ikea in 3D sentendosi dei medi-mediocri ma poi la volta dopo ci tornano comunque.

E poi quelli che si sentono più furbi degli altri, si preparano a casa, scrivono tutto, nel negozio vanno mirati agli scaffali schivando tutta la fauna di cui sopra, tornano a casa, portano su per 4 piani di scale un armadio da 50kg x 4 colli, la mattina dopo aprono le scatole e si accorgono che la misura dell'armadio è sbagliata :(

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